Vaccini, pediatri in campo «Assurdo togliere l'obbligo»

È secco il no che arriva dai pediatri all’ipotesi del ministro della Salute Giulia Grillo di mantenere l’obbligo per il vaccino contro il morbillo e togliere quello per l’esavalente. «Parlare oggi di togliere l’obbligo per l’esavalente non ha senso. Abbiamo ancora bimbi che muoiono di pertosse nei primi mesi di vita; la scorsa settimana abbiamo avuto un bimbo con sepsi da Haemophilus Influenza b. E ogni anno abbiamo anno 60-100 morti di tetano e 300mila contagi di epatite B in Italia». Lo dichiara all’Ansa Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip) sottolineando che «per molte di queste malattie l’incidenza reale è sottostimata».

Nel vaccino esavalente sono contenuti i 4 vaccini per i quali era previsto l’obbligo già prima del decreto Lorenzin, ovvero antidifterica, antipoliomielitica, antitetanica, antiepatite B, più l’antipertosse e Haemophilus Influenza b.

«I dati di cui disponiamo relativamente a queste malattie - spiega Villani - sono sottostimati. Pur disponendo di tecnologie avanzate per le analisi, in molti ospedali ancora non vengono fatte». Lo dimostra un’indagine pubblicata nel 2016 e condotta su 215 bimbi sotto i tre mesi ricoverati all’Ospedale Bambino Gesù per problemi respiratori. «Abbiamo visto - dice - che il 20% aveva il batterio della pertosse, ma se non fosse stato per lo studio, probabilmente nessuno li avrebbe testati. Se non si fa diagnosi eziologica non si sa la reale incidenza di malattie. Occupiamoci di farla».

Una revisione dell’obbligo vaccinale, una volta raggiunte le coperture ottimali, è previsto dalla stessa Legge Lorenzin. Ma, conclude Villani, «è un processo culturale che richiede tempo.
Dobbiamo creare un progetto di educazione sanitaria per avere in 5 anni una popolazione che vede nelle vaccinazioni un privilegio e diritto non un obbligo».

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