Aids, dagli Usa nuovo farmaco per chi non risponde alle cure

Per le persone sieropositive che non rispondono più ai farmaci antiretrovirali arriva un nuovo farmaco, il primo di una nuova classe di antiretrovirali, che può essere iniettato in vena ogni 14 giorni. Lo ha approvato la Food and Drug Administration (Fda), l’agenzia Usa che regola i farmaci.

Il nuovo medicinale è a base di ibalizumab-uiyk ed è pensato per quei pazienti in cui il virus è diventato resistente.

«Mentre la maggior parte delle persone sieropositive può essere trattata con una combinazione di due o più antiretrovirali, c’è una piccola percentuale di pazienti che nel passato ha preso molti farmaci ed è diventata resistente. Per loro le opzioni terapeutiche sono limitate e sono ad alto rischio di avere complicazioni legate all’Hiv», commenta Jeff Murray.

Quello appena approvato «è il primo di una nuova classe di antiretrovirali che danno significativi benefici ai pazienti che non hanno più farmaci a disposizione», continua. Nello studio che ha analizzato la sicurezza ed efficacia del farmaco sono stati valutati 40 pazienti con un alto livello di virus e già trattati con 10 o più antiretrovirali.

La maggior parte di loro ha visto calare parecchio la carica del virus già dopo una settimana. Dopo 24 settimane, in cui erano stati presi anche altri antiretrovirali, il 43% dei malati aveva avuto una soppressione della carica virale.

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