Aveva ragione Shakespeare, il rosmarino rafforza la memoria

Lo dimostra una ricerca della Northumbria University

Il rosmarino migliora la memoria. Aveva quindi ragione William Skakespeare quando, nell'Amleto, faceva dire ad Ofelia: "Ecco del rosmarino, questo è per il ricordo". L'aroma di questa erba, infatti, aiuta gli anziani in particolare nel tenere a mente le cose da fare, come ad esempio i medicinali da prendere a un preciso orario. Lo dimostra una ricerca della Northumbria University, nel Regno Unito, presentata alla British Psychological Society's Annual Conference a Nottingham.

Per lo studio 150 persone over 65 sono state suddivise in due gruppi: il primo è stato posizionato in una stanza nella quale erano stati diffusi oli essenziali di lavanda o rosmarino, il secondo in una stanza in cui non vi era alcun aroma. I partecipanti sono stati poi sottoposti a dei test tesi sopratutto a valutare la cosiddetta memoria prospettica, cioè quella proiettata alle cose da fare. Ad esempio è stato chiesto loro di ricordare di trasmettere un messaggio in uno specifico momento o cambiare procedure quando accadeva una particolare cosa. È stato effettuato anche un test dell'umore, prima e dopo l'ingresso nelle stanze. I risultati hanno mostrato che il rosmarino migliorava significativamente la memoria prospettica e la lucidità. Mentre la lavanda aumentava calma e contentezza.

Un'altra ricerca degli stessi studiosi ha mostrato che anche il tè alla menta piperita e' di aiuto per la memoria, mentre la camomilla la rallenta e diminuisce anche il senso di allerta, proprio quello che ci vuole prima di andare a dormire

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