Meteo, primavera precoce in Trentino Con fiori e pollini arrivano anche le allergie

Con fiori e pollini ecco le allergie

di Matteo Lunelli

«Che fretta c’era, maledetta primavera, che fretta c’era, se fa male solo a me». A cantare questi popolarissimi versi, in questi giorni, non sono solo i fan di Loretta Goggi, ma anche circa il 25% della popolazione trentina. Ovvero quell’uno su quattro che soffre di allergie stagionali. La «maledetta» primavera è iniziata da qualche giorno e i pollini hanno cominciato a far starnutire, lacrimare gli occhi, prudere il palato e colare i nasi.
Se lo scorso anno la primavera fatta di temperature tiepide, leggera brezza e fioriture ovunque è stata praticamente saltata a piè pari, visto che si passò direttamente dal freddo invernale al caldo estivo, quest’anno pare che gli allergici dovranno soffrire.

La conferma arriva anche da Centro di Monitoraggio Aerobiologico di San Michele all’Adige, presso la Fondazione Mach. «È vero: la stagione di starnuti e occhi rossi è iniziata e da qui in avanti andrà sempre peggio, nel senso che ci saranno sempre più pollini nell’area, molti dei quali provenienti da pianti particolarmente allergeniche. La percentuale di popolazione interessata è destinata ad aumentare in questi giorni».

Entrando nello specifico, su alcune piante sono già sbocciati i primi fiori, mentre su altre è questione di giorni. «Il nocciolo e il cipresso, che sono molto allergenici, hanno già dato e i loro pollini sono in calo. Però gli effetti sugli allergici si stanno vedendo anche ora. In questi giorni c’è una concentrazione molto elevate del carpino nero e sta aumentando anche quella della betulla, che è molto presente nelle zone urbane e che è ancora più allergenica del carpino, anche se diffonde meno pollini. Concentrazione alta ma in calo, invece, per varie piante della famiglia dei cipressi».

Nei prossimi giorni sarà il turno degli alberi più «temuti» dagli allergici. «Non è ancora stagione, ma a breve toccherà alle graminacee. Le temperature sono in aumento e alcuni studi che abbiamo fatto confermano una correlazione tra temperature e quantitativi di pollini nell’aria. Se continuerà con questo clima, quindi, i prossimi giorni saranno particolarmente fastidiosi per i soggetti allergici».

Si stima che in Trentino soffra circa il 25% della popolazione e i dati sono in costante aumento, soprattutto fra i più giovani. Per dare un’idea dell’evoluzione, è sufficiente notare come, negli anni ‘80, la percentuale di allergici ai pollini si fermasse solamente al 15.

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