Vacanze sulla neve, è boom: +4,3 per cento di vacanzieri e 6 milioni in settimana bianca

Che sia per un week end o per un'intera settimana di riposo, che sia per sciare, fare snowboard o semplicemente prendere il sole in alta quota gli italiani non hanno rinunciato alla settimana bianca: sono 11 milioni - secondo le rilevazioni di Federalberghi - quelli che sono partiti tra gennaio e marzo, con un incremento di circa il 4,3% rispetto al 2018 (10,5 milioni). Di questi circa 6,2 milioni hanno effettuato o effettueranno la classica settimana bianca (+6,1% rispetto al 2018), mentre 4,8 milioni hanno scelto di concentrare le proprie vacanze nei week end (+2,1%). Il giro di affari complessivo sarà pari a 8,2 miliardi di euro, con una crescita complessiva dell'11,9% rispetto ai 7,3 miliardi dello scorso anno. Di questi, 4,6 miliardi sono relativi alle settimane bianche e 2,7 miliardi sono stati spesi durante i week end.

E la scelta premia in gran parte le nevi italiane dal Veneto alla Val d'Aosta: il 95,9% (rispetto al 94,6% del 2018) rimane Italia e le regioni più gettonate sono il Trentino-Alto Adige che si conferma leader con il 21,9% della domanda, seguito da Lombardia (14,6%), Valle d'Aosta (12%), Piemonte (11,7%) e Friuli-Venezia Giulia (9,4%). Segue il Veneto con una lieve crescita rispetto al 2018 (8% contro il 5,3%).

"Ciò che i numeri ci dicono oggi - dice il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - è che l'Italia per il turismo bianco si conferma in pole position tra le mete favorite dei nostri concittadini. Bello pensare che la montagna sia un prodotto così ambito e riconosciuto da far muovere una così ampia popolazione di turismo interno". A favorire il tutto anche il meteo come riconosce lo stesso Bocca: "Considerando che la neve in molte località ha retto, la vacanza si è potuta pianificare in tempi anche abbastanza dilatati fino a superare ampiamente la soglia della primavera".

"Penso che non sia un azzardo - spiega - dire che questa performance rappresenti un buon traino per il periodo di vacanza relativo alle festività pasquali, dal quale peraltro ci distanziano solo poche settimane. Ciò che fa ben sperare è inoltre la fortunata congiuntura dei ponti del 25 aprile e del 1 maggio".

"Il turismo - conclude Bocca - non delude mai e va sostenuto: non dimentichiamo che questo Paese ha bisogno di investimenti, ma nella legge di bilancio vedo poche misure che vanno in questa direzione. Confidiamo che il decreto crescita e gli altri provvedimenti in dirittura di arrivo riservino al nostro settore quei segnali di concreta attenzione che non hanno purtroppo trovato spazio altrove, a partire dal rifinanziamento del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive".

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