Aumenta l’export delle pellicce, + 4% nel 2017

L’export dell’industria della moda registra segnali positivi per il 2017. È uno dei dati riportati durante la presentazione di TheOneMilano, il salone dedicato alla moda femminile, in programma a Milano dal 23 al 26 febbraio. Le esportazioni della pellicceria segnano un +4%, rispetto al 2016.

L’export dell’industria della moda registra segnali positivi per il 2017. È uno dei dati riportati durante la presentazione di TheOneMilano, il salone dedicato alla moda femminile, in programma a Milano dal 23 al 26 febbraio. Le esportazioni della pellicceria segnano un +4%, rispetto al 2016. Cina, Francia e Russia sono i Paesi da cui arriva la maggior richiesta di prodotti italiani; più problematiche sono, invece, le esportazioni verso gli Stati Uniti, che preferiscono i mercati asiatici, con un calo del 34%.

In totale il valore della produzione del comparto pellicceria è di 1.367 milioni di euro, nel 2017, con un aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente; leggermente più basso l’incremento del tessile e delle calzature (+2,5%), il cui valore è pari ai 64.822 milioni di euro.

Parallelamente all’aumento delle esportazioni, aumenta però anche l’import, rivelando un affaticamento delle aziende italiane: +6,5% per il settore della pellicceria (con prodotti di provenienza cinese e spagnola) e un +3% per quanto riguarda il tessile e le calzature.

Tra i punti critici anche le chiusure delle aziende manifatturiere in Italia, in particolare pelliccerie: solo nel 2017 hanno chiuso 2.585 imprese. «Un calo dovuto anche questioni anagrafiche - ha chiarito Norberto Albertalli di TheOneMilano, che ha presentato i dati - poichè le pelliccerie spesso sono aziende familiari. Con il cambio generazionale molti abbandonano il mestiere».

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