Torna la giacca nel guardaroba femminile

Riportata a nuova vita negli anni Settanta da Giorgio Armani, la giacca torna ad avere un ruolo determinante nel guardaroba femminile. Ma la nuova giacca non ha le stesse implicazioni sociologiche che le sono state attribuite negli anni Ottanta, ben raccontate nei film di quel decennio, come Donne in carriera, dove le prime manager sfrecciavano per le vie di New York discutendo di finanza con i loro enormi, primitivi cellulari con l’antenna, vestite in tailleur-divisa con blazer dalle spalle squadrate e imbottite. Stilisticamente la nuova giacca è diversa. Più morbida, priva di imbottiture nelle spalle, come ha voluto Armani, quasi un cardigan ma più costruito. E a «Re Giorgio» si deve anche il cambiamento dell’estetica della giacca, che dopo essere stata rielaborata da lui con linee più dolci, volumi destrutturati ed assenza di spalle imbottite, fodere rigide e revers, viene elevata a capo simbolo del nuovo potere femminile, quello della donna che lavora. Esattamente come lo è per l’uomo.

La giacca femminile dell’era moderna si vede per prima nei film degli anni Trenta, con Marlene Dietrich che indossava tailleur gessati con pantaloni morbidi che trasformarono il suo stile androgino nel suo look distintivo. Per quanto riguarda i pantaloni fu l’anticonformista Coco Chanel a indossarli per prima e a metterli alle donne già nei primi decenni del secolo scorso. Nel 1947 Dior introdusse la «giacca Bar», chiamata così perchè adatta al cocktail, costruita sulle forme del corpo femminile per mettere in evidenza punto di vita stretto e fianchi rotondi. Negli anni Settanta e Ottanta, l’era Armani della giacca ha la sua donna simbolo nella bionda Lauren Hutton in American Gigolò. Diane Keaton nei film di Woody Allen porta invece di nuovo in auge, il look raffinatissimo da maschietta, in giacca e pantaloni da uomo.

Gli anni Ottanta sono stati il periodo del massimo splendore per la giacca che ancora oggi varia la sua lunghezza e il suo peso secondo le stagioni e le occasioni quotidiane. Infine negli anni Novanta il blazer viene rinnovato anche da Jean Paul Gaultier, che si diverte a giocare con vite sempre più strette e spalle sempre più ampie, rendendo un capo classico più glamour e audace. Oggi il blazer è tornato più in forma che mai. Gli stilisti si divertono a rivisitarlo con tessuti e dettagli nuovi, anche se non mancano le forme classiche che ne fanno un pezzo irrinunciabile in ogni guardaroba. 

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