Gucci sfilerà nell'abazia di Westminster: piovono le critiche dal clero anglicano

Raccoglie critiche fra il clero della Chiesa d’Inghilterra la decisione di ospitare per la prima volta una sfilata di moda, della maison Gucci, nel chiostro dell’abbazia di Westminster il prossimo 2 giugno. In prima fila c’è il reverendo anglicano Peter Owen-Jones che dall’Independent ha denunciato come sia in atto in Gran Bretagna un processo di trasformazione degli edifici sacri in luoghi simili al mondo Disney.

«La chiesa è una icona centrale della cristianità che è lì per offrire nutrimento spirituale e amore e non per essere parte del mercato capitalistico - ha tuonato Owen-Jones - Finiremo per vendere la nostra anima per un paio di pantaloni». Nonostante la polemica, i vertici dell’abbazia di Londra hanno confermato l’accordo con Gucci e ricordato che già da qualche tempo viene offerta alle imprese la possibilità di affittare il chiostro.

Del resto le chiese anglicane nel Regno Unito cercano per finanziarsi nuove fonti di introiti. Già i turisti pagano 20 sterline per entrare nell’abbazia di Westminster.

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