Cresce il car sharing, ma italiani preferiscono avere l’auto

Car sharing e noleggio piacciono sempre di più, anche se gli italiani preferiscono essere proprietari della propria auto, acquistata per lo più con un finanziamento. Scarsa l’affezione ai brand. E’ quanto emerge dall’annuale studio sui consumatori di Quintegia sulla mobilità del futuro.

Secondo la ricerca, presentata nell’ambito dell’Automotive Dealer Day in corso a Verona, il 39% degli italiani si aspetta un aumento dell’utilizzo di servizi integrati (noleggio, car sharing, mezzi pubblici), con circa la metà del campione (49%) che prevede di utilizzare formule di car sharing in futuro.

La sempre più ampia apertura alla mobilità condivisa non sembra però mettere in discussione l’auto di proprietà, ritenuta indispensabile dal 46% degli italiani e in particolare dalle donne (51%).

Scarsa, invece, la ‘fedeltà’ ai brand: solo il 13% degli italiani ha una marca preferita, mentre il 40% sceglie sulla base delle caratteristiche del veicolo. Tra i due poli, il 34% che sceglie tra un gruppo ristretto di marche.

In generale, si rileva come l’attenzione alla gratificazione durante il customer journey diminuisca all’aumentare dell’età, al contrario dell’interesse nei confronti della funzionalità, in crescita progressiva tra gli acquirenti più maturi. Nella scelta tra le diverse formule di acquisto, prevale il ricorso ai finanziamenti (60%): il 55% di chi ne fa ricorso predilige formule più tradizionali, il 45% valuta anche modalità più flessibili che permettono di decidere se tenere o cambiare l’auto alla scadenza. Regge, soprattutto per i marchi generalisti, l’acquisto tradizionale in un’unica soluzione (41%). E se il leasing chiude la classifica con il 5% delle preferenze, il noleggio a lungo termine attira in prospettiva il 27% degli automobilisti italiani. Secondo l’indagine di Quintegia, sono circa un terzo (34%) quelli che si dichiarano abbastanza informati sulle modalità del noleggio a lungo termine, a cui si aggiunge un 10% di consumatori “molto informati”. La fetta più numerosa, al 38%, è però quella dei poco informati (che ne hanno sentito parlare in generale ma non conoscono i dettagli), mentre il 18% non ne sa nulla. Il livello di informazione aumenta nelle fasce di età più avanzate, tra i consumatori premium e per le auto che superano i 30mila euro. Proprio in questa fascia raggiunge infatti quasi il 60% la predisposizione a prendere in considerazione modelli di abbonamento “all inclusive”, per avere a disposizione, con un canone fisso, un’auto nuova (non di proprietà) con tutti i servizi (bollo, assicurazione, manutenzione) compresi.

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