La Strongmanrun lascia Rovereto

di Matthias Pfaender

La settima edizione della Strongmanrun, da poco terminata, sarà con tutta probabilità l’ultima di Rovereto. La corsa pazza se ne va, direzione Emilia, provincia di Piacenza. Nello specifico, a Fiorenzuola d’Arda, cittadina di 15mila abitanti sulla via Emilia.

Di ufficiale non c’è nulla. E da parte di Rcs, l’agenzia che organizza la corsa pazza, si parla di «valutazioni ancora da completare» e di «bilanci della stagione eventi ancora in corso». «Non siamo neanche sicuri se la faremo» taglia corto Andrea Trabuio, responsabile Rcs eventi.

Ma le dichiarazioni ufficiali che arrivano da Milano stonano con l’entusiasmo espresso dall’amministrazione della comunità emiliana, dove hanno da poco salutato calorosamente i tecnici di Rcs, che hanno completato le prime ispezioni preliminari dell’area. Ispezioni che hanno avuto risultanze positive: la Strong si può portare lì. «Ora bisognerà attendere la comunicazione da parte dell’organizzazione – dichiarano soddisfatti dalla stampa locale gli assessori di Fiorenzuola Marcello Minari e Lorenza Rossi - con la quale si saprà se sarà Fiorenzuola ad accogliere la prossima edizione della manifestazione. A beneficiarne non saranno solo le attività del territorio, ma anche i servizi turistici: i partecipanti potrebbero fermarsi per almeno due giorni e questo comporta un risvolto di notevole interesse per gli esercizi del settore ricettivo e della gastronomia locale. Sarà inoltre garantita - sottolineano gli amministratori emiliani - una campagna di comunicazione di almeno 10 mesi prima dell’evento, articolata in centoventi uscite stampa su Gazzetta dello Sport, Sportweek e Corriere della Sera». Promozione ed indotto che, finora, hanno riguardato Rovereto.

Del resto che l’idillio che aveva caratterizzato i rapporti tra Rovereto ed Rcs eventi si fosse spezzato alla fine della settima edizione era evidente da subito. Frizioni organizzative tra Rcs e Palazzo Pretorio che hanno determinato diverse complicazioni alla gara stessa, che per la prima volta ha visto l’assenza di ostacoli «storici» come la vasca di fango, oltre che la «riduzione» all’ultimo minuto di altri ostacoli, come quello di corso Bettini, annunciato come il più lungo di sempre, oltre 90 metri, e rimasto «monco» dell’ultimo tratto. Una situazione che ha causato disappunto tra gli stessi runner fin dalle prime ore dopo la conclusione della gara.

Di fronte alle proteste dei partecipanti Rcs Eventi ha replicato via social network: «Stiamo lavorando per migliorare tutto! Nuovi orizzonti per il 2019! Capiamo le perplessità dopo questa edizione, purtroppo i retroscena sono più complessi di quello che sembrano». E con «retroscena» gli organizzatori starebbero indicando proprio gli «scontri» con l’amministrazione comunale che, a loro dire, avrebbe disatteso all’ultimo gli impegni presi come supporto logistico alla gara. «Ho espresso i miei dubbi a voce all’amministrazione subito dopo la gara - sottolinea Trabuio - ed anche con una mail nei giorni successivi. Ma sto ancora attendendo risposta...».

Che la corsa pazza possa tornare a Rovereto l’anno prossimo è però quasi certamente da escludersi. Troppo grave la figuraccia rimediata nello scorso settembre. «Perchè ostacoli disegnati, pubblicizzati e poi mancanti? - domanda un corridore sulla pagine Facebook ufficiale dell’evento - Perchè buttare dentro queste salite in montagna che ti isolano dalla città, dalla stessa gente che ride e corre con te e che servono solo a spezzarti gambe e fiato?» «Hai assolutamente ragione su tutto - replicano da Rcs - e noi siamo qui in primis per scusarci per non aver allestito una parte degli ostacoli come promesso grazie a una fornitura mancata. Non avere per la prima volta il fango alla StrongmanRun per noi e stato un colpo duro, forse quello più grosso mai avuto, e quindi chiediamo scusa. Stiamo gia prendendo provvedimenti per il prossimo anno, ma soprattutto stiamo gia costruendo un evento nuovo cosi come deve essere la vera StrongmanRun». Un nuovo evento. Però, lontano da Rovereto.

LA NOTA DEL COMUNE 

Nota dell'amministrazione Comunale sulla StrongmanRun  Il giornale L'Adige riferisce oggi di crisi nei rapporti fra RCS e Comune.  Per quanto ci riguarda, in attesa di poter programmare il consueto incontro di rendiconto post-evento, stiamo effettivamente riflettendo sull'opportunità di proseguire con la corsa, della quale abbiamo sempre sottolineato lo spirito di festa, ma che rappresenta ache un notevole sforzo dal punto di vista logistico organizzativo ed altri eventi hanno comunque consentito (o consentirebbero) di raggiungere lo stesso obiettivo di festa di comunità con minore dispendio di energia. 

La promozione dell'attività sportiva, altro aspetto importante della manifestazione, potrebbe essere comunque stimolata attraverso la destinazione delle risorse economiche legate alla Strongmanrun   alle associazioni che lavorano tutto l'anno sul territorio e questo benchè negli anni i costi della Strongmanrun siano stati  notevolmente ridotti rispetto alle precedenti edizioni, grazie ad un'azione che ha perfino aumentato la spettacolarità della corsa. Spostando infatti interamente sugli sponsor il costo di produzione degli ostacoli, il Comune ha conseguito dal 2015 ad oggi un consistente risparmio di denaro pubblico (per un totale di circa 90.000 euro in 4 anni). 

Proprio per questo (non organizziamo noi gli ostacoli), le possibili accuse che RCS muove a mezzo stampa sulla gestione degli ostacoli stessi, non possono essere certamente indirizzate al Comune, ma vanno ascritte al gestore dell'impiantistica. La costruzione degli ostacoli è concordata tra Rcs e Agenzia dello Sport e ogni ostacolo - uno per uno - viene riconosciuto e approvato dalla Fisherman Europa.  Il Comune stava pertanto analizzando in questi giorni la relazione inviata da RCS e le prime giustificazioni  acquisite dal gestore, per capirne le motivazioni in vista del solito incontro post manifestazione con la stessa RCS. E' pertanto vero che una mail al riguardo sia arrivata, e noi per primi attendiamo spiegazioni  delle variazioni avvenute in corso d'opera, non certo deliberate da noi e delle quali semmai abbiamo potuto solo prendere atto a manifestazione ormai in corso. E' comunque  fisiologico che, dopo un certo periodo, eventi come questi vadano ripensati o spostati. Ma se Fiorenzuola ha deliberato il 4 ottobre vuol dire che gli accordi sono ben precedenti anche se Trabuio (RCS) sul palco ha concluso con un “Ci vediamo l'anno prossimo”. Noi invece non a caso non abbiamo fatto cenni al riguardo dal palco, consapevoli della necessità di questa continua opera di revisione.  Difficile immaginare, quindi, che la decisione di uno spostamento da parte di RCS sia attribuibile solo alla logistica dell'ultima edizione. Riteniamo allo stato delle cose che fosse evidentemente già stata presa mentre la gara si svolgeva, dato che siamo a conoscenza di una delibera del 4 ottobre scorso del Comune di Fiorenzuola D'Arda e quindi a pochi giorni dalla chiusura della manifestazione di Rovereto. Il provvedimento (in allegato) dà conto di tutti i contatti che RCS stava già intrattenendo nel mentre faceva con noi le conferenze stampa per la settima edizione... 

Non solo, ma 10 giorni prima della gara di Rovereto - come si evince dal provvedimento allegato - una nota della Provincia di Piacenza di data 14.09.2018 prot. n. 28.685, comunicava la candidatura del Comune di Fiorenzuola d'Arda “...alla presentazione del progetto di promozione e marketing del territorio di Fiorenzuola denominato Il cuore oltre l’ostacolo (Azione progettuale 1) con un importo indicativo di progetto di € 80.000,00” (sic...). Di questa cifra 40.000  sono per la Strongmanrun. Al di là di queste brevi considerazioni immaginiamo che avremo modo di confrontarci in ogni caso a breve con RCS perchè non abbiamo avuto ancora un confronto diretto e non è nel nostro stile gestire i rapporti attraverso articoli o anticipazioni di stampa.

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