Dolomiti Pride, c'è il patrocinio della Città di Bolzano Ugo Rossi invece si scontra con Scalfarotto e Cirinnà

La Città di Bolzano ha dato il patrocinio alla parata per i diritti degli omosessuali di giugno a Trento, il Dolomiti Pride. 

Lo annunciano gli organizzatori dell'evento, con un post su Facebook in cui si lancia anche una frecciatina alla Provincia Autonoma di Trento, che al contrario ha negato di concedere il proprio «bollino» all'evento.

Diversamente la pensano i bolzanini: la città del sindaco Renzo Caramaschi ha appoggiato la causa gay.

 

 

 


 

Intanto, sul fronte politico trentino, non cessano le polemiche.

Il presidente della Provincia, Ugo Rossi, insiste nella sua distinzione tra la sfilata del gay pride prevista per il 9 giugno prossimo a Trento - a cui ha negato il patrocinio - e le manifestazioni di contorno.


Rispondendo alla senatrice del Pd, Monicà Cirinnà (nella foto ), e al sottosegretario al ministero dell’Economia, Ivan Scalfarotto , che lo avevano criticato per la sua decisione, il governatore ha scritto su Twitter: «Non è vero che non si dà patrocinio al Dolomiti Pride. Il Dolomiti Pride prevede una lunga serie di eventi che possono avere il patrocinio. La parata invece non avrà il patrocinio».


Rossi infatti ritiene che la parata, che è l’evento principale del Dolomiti pride sia solo «folclore ed esibizionismo». La senatrice Cirinnà, prima firmataria della legge sulle unioni civili gli ha risposto: «La legge sulle unioni civili ha prodotto una svolta culturale, cresce la libertà, l’eguaglianza e la pari dignità di ogni amore. Tutti i Pride sono eventi culturali chi non li patrocina discrimina e alimenta omofobia. Chi governa deve rispettare tutti i cittadini».


Anche Scalfarotto ha replicato al presidente Rossi chiedendogli nuovamente perché ha deciso di non patrocinare proprio la sfilata: «Ognuno afferma la propria dignità e libertà come crede: la parata del Pride è ovunque pacifica, festosa, colorata, gioiosa. Cosa c’è mai da censurare? Cos’è che le fa paura?».


Paolo Zanella , presidente dell’Arigay di Trento, si inserisce nel dibattito e sottolinea: «Il Pride è la parata! Monica Cirinnà dice giustamente che oltre a patrocinare i Pride, i governatori di centro sinistra vi partecipano. Ma il Trentino evidentemente è fermo al secolo scorso».

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