Far rinascere la Giosi Farm: amici in azione dopo le fiamme

di Fabia Sartori

Un conto corrente per far rinascere la «Giosi Farm». L'iniziativa arriva da un gruppo di amici della famiglia di Graziano Verones e Milena Paris che, l'11 dicembre scorso, si sono ritrovati a dover affrontare un grande rogo nell'azienda di famiglia a Covelo in valle dei Laghi, che ha avvolto un fienile ed una stalla. Moltissimi capi di bestiame (in prevalenza mucche da latte) hanno perso la vita nelle fiamme o in esito alle ustioni riportate. Perduti anche parecchi macchinari utilizzati per la mungitura delle vacche, mangimi e fienagione. I danni superano i 600mila euro.

Davvero un momento non facile per la famiglia Verones. Per gli adulti Graziano e Milena, ma anche per i figli di 17 e 21 anni Giacomo ed Edoardo. «Siamo un gruppo di amici di famiglia - racconta Antonella Brugnara -. Per i Verones è un durissimo colpo: le amate mucche in gran parte morte, i capannoni gravemente danneggiati, le attrezzature indispensabili per gestire il lavoro quotidiano inutilizzabili. Ci ha colpito vedere la disperazione nei loro occhi. Un dolore che è diventato anche nostro». Quindi, la decisone di intervenire attivamente. «Soprattutto - ribadisce - perché i giovani Giacomo ed Edoardo sono determinati a rimettere in sesto l'azienda di famiglia. E questa loro fermezza è la forza dei genitori. Mentre tutto è ancora fermo o in lento divenire (burocrazia, periti, assicurazioni) abbiamo deciso di portare un sorriso a tutta la famiglia, proprio durante le feste di Natale». Nel frattempo, a restituire un po' di ottimismo alla famiglia Verones è arrivato il «vitellino della rinascita»: proprio venerdì scorso è nato il primo animale dopo il disastro avvenuto alla Giosi Farm. «Con l'augurio - afferma Brugnara - che sia di buon auspicio per i progetti futuri».

Il conto corrente (Iban: IT45K0813934860000006120499) è stato aperto una decina di giorni fa. Chiunque può utilizzare le coordinate bancarie per mostrare la propria solidarietà. «Siamo certi che molti si faranno avanti - dice Brugnara -. La famiglia è benvoluta e conosciuta per la sua grande voglia di lavorare». Graziano è uno dei principali allevatori della valle dei Laghi e in passato è stato presidente di Latte Trento. «I soldi che arriveranno serviranno come incoraggiamento alla famiglia e, nel concreto, per far fronte a necessità primarie come l'acquisto di latte in polvere per i vitellini rimasti orfani, di biberon e ciucci, di carriole badili o secchi». E poi c'è il conto «salato» (e già nelle tasche dei Verones da pagare) dell'inceneritore per le numerose (circa 80 su 240) mucche decedute nell'incendio: si tratta di un euro al chilogrammo per circa 700-1000 chilogrammi di peso a cui può arrivare una mucca da latte adulta.

«I Verones sono tenaci - afferma Brugnara - non vogliono chiudere un'esperienza lunga più di cinquant'anni». A creare la piccola azienda agricola negli anni Sessanta fu il papà di Graziano. Vittorio, animato dalla grande passione per le mucche da latte (in particolare per la razza Frisona italiana). Fu sempre Vittorio, nel 1982, a dar vita ad una delle più grandi stalle del Trentino (per l'epoca) con ben 120 mucche. Negli anni le difficoltà non sono mancate: «Venticinque anni fa, durante l'alpeggio estivo - racconta - tredici mucche caddero in una scarpata e morirono. Negli anni Settanta, poi, una coppia dei orsi autoctoni sbranò i maiali portati in malga (al tempo l'azienda agricola si occupava di varie specie animali non solo di mucche). Ma i Verones sono sempre stati in grado di risollevarsi».

«Oggi lo spirito di sacrificio, la passione e la determinazione di nonno Vittorio rivive nei nipoti Edoardo e Giacomo - dichiara Brugnara -. I due giovani vogliono continuare il sogno dei nonni paterni, rimettendo in sesto l'azienda di famiglia». «L'esperienza dei Verones - conclude - insieme alle energie dei giovani figli possono fare tanto. E noi vogliamo contribuire, anche dal punto di vista economico, alla rinascita della Giosi Farm».

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