Francesca Patton, perde due gemelli ma scrive di vita

Nasce da una delle pagine più buie della sua vita - la perdita dei gemelli cullati in grembo per sei mesi e morti dopo nemmeno un mese di vita - ma è un romanzo che parla di luce, speranza, amore e positività, quello scritto da Francesca Patton (a destra nella foto con Elisa Algarotti), insegnante trentina di 33 anni. E rompe anche un tabù: parlare della morte dei bambini. Persi a causa di un aborto o vissuti solo pochi giorni. «Ma il tempo è relativo, perché sono vite intere, con una loro dignità», racconta l'autrice. Da quel dolore, che si fatica solo ad immaginare, è nato «Lanterna di luce».

Oggi quel libro è diventato un progetto sostenibile con una piattaforma di crowdfunding internazionale su «Produzioni dal Basso», dove Francesca Patton, assieme all'illustratrice emergente Elisa Algarotti, di Fornace, si rivolge al grande pubblico di internet per vedere concretizzato il suo sogno e raccogliere fondi per la realizzazione delle illustrazioni, della traduzione in inglese e della stampa del volume.  

Questo libro - un romanzo sentimentale, in parte autobiografico, ma anche fantascientifico - è la «risposta» ad un'esperienza terribile e straziante successa nel 2014. Il 23 settembre Francesca viene ricoverata all'ospedale Santa Chiara e il 17 ottobre nascono due gemelli: Leonardo Domenico e Massimiliano Domenico. Hanno solo sei mesi e, purtroppo, i loro cuoricini si fermano dopo un solo mese, nonostante gli sforzi di tutto il personale della terapia intensiva. 

Il dolore nel cuore e nell'animo di Francesca (oltreché del papà dei bambini e dei loro cari) la portano lentamente a prendere in mano carta e penna e ad immergersi in «Lanterna di luce». Un libro con un risvolto straordinariamente positivo, un «Frankenstein al contrario» come lo definisce lei stessa. «Anche se tutto porta al buio e alla morte, si arriva alla vita, alla luce - spiega - L'idea è di lanciare un messaggio di speranza e positività. E vorrei dare anche un messaggio alle donne, perché dietro questo esperienza c'è ancora un tabù. Eppure molte donne hanno un aborto o si trovano a vivere esperienze come la mia. Vorrei che si sentissero libere di raccontarlo, di parlarne e che anche questi bambini avessere una voce. Penso che sia un testo che parla alla parte più profonda delle persone e sento, anche se può sembrare strano, che lo hanno scritto loro».  

Francesca Patton, insegnante di storia e italiano, negli ultimi anni si è dedicata molto allo studio dei desideri e alle tecniche di narrazione e ha promosso, fra l'altro, corsi di scrittura come terapia. Ora il suo sogno è quello di potere stampare questo libro. Per la prima volta, dunque, in Trentino si organizza un crowdfunding con questo obiettivo. Le due giovani hanno deciso di appellarsi alla rete, senza la mediazione di un editore, con l'intento, anche, di creare un dialogo diretto con i lettori. A seguire le due giovani donne è una community di artisti londinese, Stillarte (www.stillarte.com), che ha creduto nel progetto. 

Chi volesse saperne di più, avere tutti i dettagli del progetto e partecipare al crowdfunding può cliccare QUI.

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