Il cane non entra alla coop «Avete perso dei clienti»

Porte chiuse per il cane al negozio coop di via Grazioli a Trento. E poco male se il cane in questione è un innocuo bassotto, e se si accontentava di starsene accucciato nell’atrio, prima del negozio vero e proprio. In braccio? Nemmeno: il regolamento è inflessibile. Ma la cosa non è andata giù a due (ex) clienti, che hanno scritto una lettera all’Adige per esprimere il loro disappunto. Ve la proponiamo integralmente:

«Dopo aver finito di lavorare, passo a prendere il mio compagno al lavoro. Ci dirigiamo verso la macchina e mi ricordo che con il tran tran quotidiano ho dimenticato di comperare una cosa. Poco male, vicino al parcheggio c’è il supermercato di via Grazioli, a Trento. Con noi c’è anche il nostro piccolo bassotto.

Come spesso è accaduto negli ultimi 7 anni entriamo nel supermercato e facciamo sedere il cagnolino in un angolo subito dopo la porta scorrevole, prima delle casse e dell’effettiva entrata nei reparti. Il nostro cane è molto diligente e come altre volte è accaduto rimane seduto senza muoversi.

La cassiera ci dice subito: «Non può entrare! Abbiamo ricevuto nuove direttive». «Ma nemmeno se lo tengo in braccio? Solitamente ci lasciano entrare». «No abbiamo ricevuto una email che dà l’indicazione di non farli entrare».

Il mio compagno gira i tacchi ed esce con il cane, so che non tornerà mai più a fare la spesa in quel supermercato, pur passando davanti ogni giorno. Io non ho tempo di trovare un altro posto e il latte mi serve per domani mattina. Prendo il necessario e mentre pago la commessa mi ripete delle direttive indicate nella mail ricevuta proprio il giorno prima.

Mi sembra strano dato che con il 1° settembre 2017 hanno decretato l’accesso ai cani in braccio o negli appositi carrelli (ci sono in molti supermercati di tutta l’Italia tranne che in Trentino). Il fastidio non mi passa mentre rimetto la spesa in frigorifero, una volta arrivata a casa, curioso in Internet e scopro che i cani possono accedervi.

La Famiglia cooperativa di via Grazioli ha perso dei clienti, questo è certo, ma io di farmi prendere in giro non ne ho voglia».

Elisa Orempuller

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