La Grecia della grande crisi raccontata «on the road»

Due donne, un furgone ed un viaggio di sei mesi nel paese europeo più colpito dalla crisi economica: la Greci

di Lucia Ferrai e Nicoletta Campana

Due donne, un furgone ed un viaggio di sei mesi nel paese europeo più colpito dalla crisi economica: la Grecia. Una domanda a cui rispondere: che valore hanno i sogni quando l’economia vacilla? Tutto questo è il progetto «Qual è la tua Itaca?» promosso da Filos eventi.

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Il nostro viaggio è iniziato a luglio e durerà fino a dicembre. Il tragitto, dalla Croazia alla Grecia continentale e le sue isole, coprirà circa 6000 km, percorsi con un Westfalia, un furgone completo di tutti gli accessori utili per renderlo una confortevole casa mobile e un funzionale ufficio. Come ‘nomadi digitali’ possiamo così raggiungere i luoghi più inesplorati ed entrare nel vivo della quotidianità locale.

Qui possiamo raccogliere le esperienze più vere su una situazione economica minacciata dalla crisi, come purtroppo sta accadendo anche in Italia. Il progetto si sofferma in particolare ad approfondire le esperienze di persone che hanno reagito in modo diverso, magari imboccando strade nuove come l’autosostentamento energetico, la rinuncia all’uso del denaro oppure il ritorno all’agricoltura.

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Condividiamo la vita con loro, lavorando in cambio di vitto e alloggio, per comprendere appieno i sentimenti che animano queste scelte.

Le aspettative, finora, non sono state deluse e gli incontri sono stati decisamente interessanti. A partire dalla prima intervista: il racconto di due ragazzi che hanno acquistato un pezzo di foresta per farne in futuro una base e per sviluppare nuove tecnologie, perfino intelligenze artificiali, attraverso la condivisione degli spazi in contatto con la natura.

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Oppure la seconda coppia intervistata, che è riuscita ad avviare un bed and breakfast costruendolo autonomamente con argilla e fieno.

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Ed ancora il sogno sofferto di Ivan, che lotta contro criminalità locale ed indifferenza, per la salvaguardia del suo bosco «culturale», ricco di opere d’arte in pietra, cinema all’aperto e palchi in tronco per recitare poesie.

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Ma c’è molto altro ancora da scoprire, così come da raccontare, forse per sperare che i sogni non c’entrino con l’economia e che, a volte, possono realizzarsi anche nelle condizioni più difficili, come fiori fra l’asfalto. La domanda fondamentale del progetto, infatti, non riguarda tanto gli aspetti materiali, il denaro, la praticità. È qualcosa di più effimero, ma altrettanto stringente: qual è la tua Itaca? Sì, si parla di Itaca, quella che Ulisse vuole raggiungere dopo tutto il tram tram dell’ Odissea. Quell’isola che è la meta per affrontare il mare contro ogni difficoltà. In poche parole: il sogno e la motivazione di una vita. La domanda rivolta dunque è questa: quali sono i tuoi sogni, ciò per cui lotti, nonostante tutto?  

E per voi? Qual è la vostra Itaca? Non solo i greci possono rispondere! Infatti Filos ha previsto che, via web, tutti possano dire la loro (attraverso un modulo sul sito www.filoseventi.it).

A dicembre le risposte verranno poi portate fisicamente a Itaca, meta finale del viaggio, dove saranno «liberate», come simbolo di speranza e realizzazione dei sogni di ognuno.

Il progetto si può seguire su Facebook e sul sito di Filos eventi.

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