Skate Park, spazio ai giovani per far vivere via Maso Smalz

di Lorenzo Basso

A circa una decina di giorni dall'apertura, è stato inaugurato formalmente ieri il nuovissimo skate-park di Trento, un'infrastruttura innovativa pensata ed attrezzata appositamente per ospitare salti, prove di abilità ed evoluzioni di biker, skateboarder e pattinatori a rotelle.

L'opera nasce da una proposta di riqualificazione dell'area esistente in a via Maso Smalz avanzata del gruppo giovanile «Fat One, bmx crew & friends» sulla piattaforma online «FuturaTrento», e poi condivisa ed apprezzata da tanti giovani e dagli appassionati di free-style della città. Dato il successo riscosso, gli stessi promotori hanno poi elaborato dei suggerimenti specifici per il ripristino ed il miglioramento del parco, iniziando con i tecnici comunali e alcuni esperti del settore un percorso di progettazione condivisa.

Dalla ricostruzione dei percorsi al posizionamento delle rampe, fino alla divisione degli spazi in relazione alle diverse esigenze degli atleti, lo spazio è stato così interamente rivisitato, diventando una delle strutture dedicate alle discipline dello skateboard e della Bmx (Bicycle motocross) più ampie e complete dell'intero panorama nazionale.

Costato complessivamente 164mila euro, e realizzato da alcune ditte socializzate nella lavorazione manuale del calcestruzzo (con cui sono state realizzate le rampe), il parco verrà gestito direttamente dai ragazzi, che si occuperanno di mantenere l'area pulita, di far rispettare il regolamento interno e di predisporre alcune iniziative, quali corsi e competizioni specifiche, per coinvolgere quante più persone possibili.

«Inauguriamo - ha detto il sindaco Alessandro Andreatta, durante la breve cerimonia di presentazione del parco alla città - un'opera pubblica, nata da un'intuizione di un gruppo di giovani interessati a rendere più bella e fruibile una parte del nostro territorio. Dall'idea è nato un percorso di fiducia tra cittadini e amministrazione che ha permesso di riqualificare e migliorare l'area, facendone uno spazio per tutti. Un esempio virtuoso di protagonismo giovanile che ci auguriamo di far diventare un modello di progettazione degli spazi urbani».

Lo skate-park, realizzato dal Servizio gestione parchi e strade, occupa un'area di circa tremila metri quadrati, dei quali 1.735 sono occupati da rampe, piste e dislivelli percorribili con le due ruote, con i pattini o con lo skateboard. Lo spazio è stato diviso in due parti, collegate tra loro mediante una corsia lunga 8 metri, rispettivamente dedicate ai cosiddetti «bmx rider», che preferiscono strutture alte adatte a salti ed evoluzioni, ed ai cultori della tavola a 4 ruote, attirati maggiormente da ostacoli rintracciabili sulle normali strade, come basse rampe, gradini o muretti.

Lo spazio che circonda la zona pattinabile e ciclabile è ricoperto da un manto erboso, che, seguendo i dislivelli delle infrastrutture, crea delle alture dai pendii lievi da cui è possibile assistere alle prodezze degli atleti in pista.

«Per i prossimi due anni - ci ha spiegato Calin Nasco, portavoce della «crew» (compagnia di amici) Fat One, a margine dell'evento inaugurale - ci prenderemo cura della struttura, di cui siamo davvero soddisfatti ed orgogliosi. Cercheremo di mantenere pulita l'area e di farla diventare un punto di ritrovo per tanti ragazzi interessati ad avvicinarsi al mondo del free-style».
Già ora, comunque, il parco è diventato un frequentato centro di aggregazione, che si anima soprattutto nelle ore serali di sportivi su ruote o rotelle. In futuro, a quanto spiegatoci, l'opera potrebbe ospitare anche competizioni di respiro nazionale o internazionale.

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