Anche a Trento sfilerà l'orgoglio gay

di Matteo Lunelli

Anche Trento si colorerà dell’arcobaleno e anche Trento ospiterà l’orgoglio gay: l’ufficialità arriverà solamente a fine estate, ma ormai è quasi certo che la città, probabilmente nella prima metà di giugno 2018, accoglierà il «Dolomiti Pride», con la classica sfilata e una serie di eventi.

«Ci siamo quasi - sorride il presidente di Arcigay del Trentino Paolo Zanella - e poi anche Trento per la prima volta ospiterà il Pride. La certezza la avremo tra qualche settimana, ma ci stiamo lavorando da tempo e non vedo ostacoli: in tutto il nord est manca solo Trento e il 2018 sarà l’anno giusto. Sarà un evento con la comunità Lgbt, per chi ha paura e si nasconde, per chi è discriminato e non vede rispettati i suoi diritti e la sua libertà».

Fino a qualche anno fa si svolgeva il Pride a livello nazionale in un’unica giornata. Poi è nata l’Onda Pride, ovvero una serie di eventi più diffusi e frequenti, in un’ottica macro-regionale, che partono a fine maggio e vanno avanti tutta l’estate in luoghi diversi del Paese. Anche a Trento ci sarà ovviamente la classica sfilata, che coinvolgerà gay, lesbiche, transgender e cittadini di tutto il Trentino ma anche delle province limitrofe.

«Sarà il primo raduno alpino, dolomitico: uomini, donne e famiglie di tutto il nord est, ma forse anche dal vicino Tirolo allargando all’Euregio, si troveranno in città. Credo che tra le 5.000 e le 10.000 persone ci saranno, per una giornata di festa ma anche di rivendicazione e orgoglio. Organizzeremo una serie di eventi, incontri, dibattiti, manifestazioni di avvicinamento al giorno clou».

Il 2018 sarà l’anno dell’Adunata prima e delle elezioni poi: tra penne nere e campagna elettorale ci sarà spazio anche per i diritti? La città è pronta? «Lo spero, anzi credo di sì: dei segnali sui diritti sono stati dati, dalla firma sull’omofobia al successo del festival Liberi/e di Essere. Certo dei problemi ci sono anche qui, nonostante il governo cittadino e provinciale di centrosinistra, ma questo Dolomiti Pride lo vogliamo con forza e siamo pronti con grande entusiasmo a organizzare tutto. Abbiamo già tantissime idee».

Entusiasmo, ma anche le polemiche, che inevitabilmente arriveranno. «In realtà sono già arrivate. Ma il Gay Pride è una manifestazione di libertà e i problemi del mondo non possono essere certo una parrucca o un ragazzo a petto nudo. Solitamente il sindaco con la fascia apre la parata: ci aspettiamo che la politica trentina ci appoggi e ci aiuti nell’organizzazione».

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