Un mese in giro per l'Europa: l'avventura di due sorelle di Imer

di Matteo Lunelli

Quando una porta che si chiude diventa un portone che si apre. Ovvero una lettera che dice «Ci dispiace, ma non possiamo darti la borsa di studio per il quarto anno all'estero» diventa «Fai lo zaino, andiamo insieme per un mese a girare l'Europa, da Parigi a Barcellona, passando per Amsterdam, Berlino, Praga, Londra e Dublino». La prima frase è contenuta nel messaggio arrivato da Intercultura e rappresenta un sogno infranto. La seconda è quella detta dalla sorella maggiore, che rappresenta l'inizio di un sogno. E di un viaggio.  

Le protagoniste sono due ragazze di Imer. La «grande» è Sharon Ferrari, 23 anni. La «piccola» è Valerie Ferrari, 16 anni. Sharon a metà aprile è rientrata in Trentino dopo quattro anni trascorsi in Australia, per lavorare e viaggiare. Un mese prima Valerie, dopo aver superato tutti i test, aveva letto quella lettera. «Da sorella maggiore, avendo io stessa fatto l'anno all'estero in Malesia, non ho nemmeno potuto immaginare cosa abbia voluto dire per lei ricevere quel rifiuto: sogni, progetti, emozioni che svanivano all'improvviso davanti al no. Allora ho deciso di tornare dall'Australia e dedicare le vacanze estive a un viaggio in Europa. In un paio di mesi abbiamo organizzato e ho voluto creare per lei un'esperienza che potesse essere non solo istruttiva ma anche che potesse farle capire cosa voglia dire viaggiare, conoscere persone nuove, visitare le grandi città non da turista, ma da "backpacker"». 

Così mappe, guide, siti, orari di voli e pullman alla mano, le due iniziano a pianificare il viaggio. «Con la spinta della mamma, che non ci ha messo i bastoni tra le ruote e anzi ci ha sponate a inseguire i nostri sogni. Poi con WhatsApp è facile sentirsi e restare in contatto. Le manderemo le nostro foto, anche per i nostri fratelli: Elia, che ha 19 anni, non è venuto perché andrà in Sardegna a fare la stagione, mentre Dana, ne ha solo 13». La porteranno, quindi, la prossima volta. Il budget è risicato, è quello tipico di due giovani: 500 euro. E come si fa a stare in giro per l'Europa per un mese con 500 euro? «Prenotando i voli al momento giusto non si spendono più di venti euro e poi la maggior parte dei tragitti li faremo in pullman, risparmiando. Poi ci siamo procurate sconti e riduzioni per i musei e per altri luoghi storici. E per dormire c'è couchsurfing.com: saremo ospitate in tutte le città, senza pagare nulla».

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Questo sito, letteralmente «fare surf sui divani», fornisce un servizio gratuito di scambio di ospitalità e servizio di rete sociale. 
«Siamo arrivate giovedì a Parigi, e Valerie ha anche saltato gli ultimi due giorni di scuola, ma i prof lo sapevano. Ora siamo ospiti di un ragazzo: non bisogna pagare, però magari mentre lui è al lavoro noi cucineremo e faremo la spesa. Ma adesso stiamo per andare alla Torre Eiffel e a fare le turiste in giro». Tre giorni a Parigi e poi in autobus ad Amsterdam. E anche lì le sorelle saranno ospitate. «Gli spostamenti e i pernottamenti sono tutti organizzati, abbiamo circa tre giorni da trascorrere in ogni capitale. Faremo le turiste, visitando i luoghi classici, con le foto davanti al muro di Berlino o appunto alla Torre Eiffel, ma cercheremo anche di conoscere le città grazie ai consigli di chi ci vive. E poi abbiamo degli obiettivi: a Barcellona vogliamo andare davanti alla Sagrada Familia e lì ballare con nelle cuffie la canzone "Barcelona" di Ed Sheeran». Il testo della canzone, d'altra parte, è calzante: «E io e te, stiamo volando su un aereo stasera, stiamo andando da qualche parte dove il sole splende luminoso: chiudi gli occhi e facciamo finta di ballare in strada a Barcellona, ballermo nei pressi della Sagrada Familia». «Ed ci piace molto, Valerie ascolterà quella canzone dieci volte al giorno. Un altro obiettivo è quello di partecipare al solstizio d'estate a Stonehenge».  

Ogni anno, tra il 20 e il 21 giugno, tante persone si riuniscono nel magico e misterioso sito archeologico a cento chilometri da Londra per ammirare l'alba del giorno con più ore di luce all'anno. E quest'anno anche le sorelle di Imer si godranno lo spettacolo. Poi ci saranno le foto e qualche racconto sul blog di Sharon (sharonferrari.it). «Sono felice perché spero che il nostro viaggio possa ispirare i giovani, quelli che mi scrivono che loro non avrebbero il coraggio di viaggiare così o che leggendo le storie sul mio sito dicono che avrebbero tanta voglia di partire ma non hanno i soldi. Poi credo sia un esempio per chi ha sofferto per un "no" o si è visto sbattere una porta in faccia: non fare l'anno all'estero per Valerie è un sogno infranto, ma ho voluto dimostrarle che le delusioni non sono sconfitte. La tristezza per il rifiuto sarà sempre nella sua memoria, ma la felicità la creiamo noi e questo viaggio ne è la prova».  

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I sogni di due ragazze, di una sorella maggiore che aiuta la minore a realizzare i suoi: stupendo. E volendo tutto questo è anche una risposta coraggiosa a chi vuole smettere di far sognare questi ragazzi. «I recenti fatti di terrorismo? Non abbiamo paura e non siamo preoccupate: se deve succedere succede, ma in noi è più forte la voglia di ballare davanti alla Sagrada Familia, di conoscere persone, di parlare in inglese, di fare delle foto davanti a monumenti visti solo in televisione, di arrivare la sera sfinite».
Il rientro è previsto per il 4 luglio. Le due sorelle viaggiatrici torneranno a Imer piene di ricordi, immagini, foto, con un sogno realizzato. E allora, per restare in tema Barcellona, buen viaje, chicas.

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