Rapporto su Italia e bici Al top c'è Bolzano

«Le città italiane bike friendly sono ancora una minoranza» nonostante «in 7 anni le ciclabili siano cresciute del 50%: spesso, però, sono costruite senza criterio o sono isolate, fattori che non ne favoriscono l’utilizzo».

Eppure «il valore economico della ciclabilità in Italia è incoraggiante»: 6,2 miliardi l’anno tra produzione di bici, accessori e ciclovacanze. Pesaro e Bolzano sono le città più bike friendly. È quanto emerge dall’A Bi Ci - 1° Rapporto sull’economia della bici in Italia e ciclabilità nelle città, realizzato da Legambiente in collaborazione con VeloLove e
GRAB+, presentato oggi a Roma nel corso del Bike Summit 2017.
«Pedalare - si legge nel rapporto - è un buon affare» e permette l’abbattimento dei costi ambientali e sociali delle emissioni di gas serra.

Al top per le due ruote a pedali ci sono Pesaro e Bolzano, dove circa un abitante su tre pedala per raggiungere il luogo di lavoro o di studio e il 28% della domanda urbana di mobilità è soddisfatto dalla bici.
Tra le 12 città a prova di bici Ravenna, Reggio Emilia, Treviso e Ferrara dove dal 22% al 27% di abitanti la usano ogni giorno, poi Cremona, Rimini, Pisa, Padova, Novara e Forlì (15%).
Delle grandi città, si distingue Milano (6%); a Roma solo 5 su mille usano la bici.

Dal rapporto di Legambiente emerge inoltre che se tra «il 2008 e il 2015 sono stati realizzati 1.346,1 chilometri di ciclabili» (da 2.823,8 km del 2008 ai 4.169,9 km del 2015); «la percentuale di chi usa la bici è ferma al 3,6%»; così Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente spiega che «più ciclabili non significa più ciclabilità» soprattutto se non si favorisce «l’itermodalità con i servizi di trasporto su ferro e altri mezzi del Tpl».

Gli italiani che pedalano da casa a lavoro sono 743mila con percentuale elevate nella provincia autonoma di Bolzano (13,2%), in Emilia Romagna (7,8%) e in Veneto (7,7%.

L’Italia si conferma poi «il maggior produttore» di bici, con una quota di mercato del 18%. La vendita interna unita all’export nel 2015 ha generato affari per 488.000.000 euro e quella di parti e accessori 483.540.000. Il cicloturismo produce 2 miliardi di euro l’anno. L’uso della bici permette un risparmio sanitario di 1.054.059.446 euro l’anno e genera in Europa una riduzione dei danni da inquinamento acustico pari a 300.000.000 euro.

[ladige_embed_file type="pdf"]1580881[/ladige_embed_file]

comments powered by Disqus