Italiani generosi: nei testamenti più lasciti solidali

Nonostante la crisi, negli ultimi 10 anni i lasciti solidali nei testamenti degli italiani non solo non sono diminuiti, ma sono addirittura aumentati. Cresce il loro valore economico, con un incremento fino al 10% per il 30% delle organizzazioni del Comitato Testamento Solidale, tra il 20% e il 40% per il 15% delle associazioni, di oltre il 40% per un altro 15%. Rimane stabile per una fetta di organizzazioni di poco superiore al 20%.

A rivelarlo è l'ultima fotografia sul fenomeno lasciti scattata dal Comitato Testamento Solidale di cui fanno parte 16 organizzazioni no profit - ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d'Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amref, Cesvi, Intersos, Fondazione Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Telefono Azzurro, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma - con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato.

Negli ultimi 10 anni, il 10% degli italiani ha inserito un lascito solidale nelle ultime volontà. A donare attraverso un lascito solidale sono soprattutto le donne, in oltre il 60% dei casi, quasi 2 italiane su 3. In larga parte, il fenomeno riguarda sorprendentemente donazioni di medie e piccole entità: in oltre il 50% dei casi il valore del lascito è sotto i 20mila euro, mentre il 25% ammonta a una cifra compresa tra i 20mila e i 50mila euro. Solo una piccola fetta dei lasciti effettuati, pari all'8,5%, va oltre i 100mila euro.

E se 7 ragazzi su 10 ammettono di non aver ancora mai sentito parlare del lascito solidale, la fotografia che emerge da un'indagine Doxa è comunque positiva: i giovani sono generosi e aperti verso il prossimo. Infatti il 55-60% si definisce «curioso», aperto e interessato a donare agli altri attraverso questo strumento, mentre il 25-30% ha già deciso a fare un lascito nel futuro.

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