Cani, gatti e cavallini: un sorriso tra i malati

Opera nelle case di riposo, in pediatria oncologica e ora con gli ospiti di protonterapia

di Franco Gottardi

Portano il sorriso in corsia e favoriscono la socializzazione. Gli animali hanno fatto il loro ingresso in ospedale e nelle case di riposo trentine grazie all'associazione Zampa Amica, nata proprio con l'obiettivo di diffondere la pet therapy, la terapia a base di carezze e coccole agli animali. Zampa Amica opera attualmente in sette residenze sanitarie per anziani e dall'agosto del 2014 ha fatto il suo ingresso anche all'ospedale Santa Chiara, nel reparto di oncologia pediatrica. La ricetta è semplice: portare in corsia un animale che raccolga su di se l'attenzione dei bambini, o degli anziani ospiti, distraendoli per un po' dalla loro condizione di malati e sollevandoli se possibile dalle sofferenze. Perché l'animale ha questo potere; lo confermano gli operatori sanitari che, dove si pratica la pet therapy, hanno riscontrato una diminuzione nella somministrazione di farmaci ansiolitici. Nel caso degli anziani poi gli animali favoriscono la socializzazione. «Vediamo spesso nelle case di riposo gruppi di ospiti che se ne stanno tendenzialmente isolati, in silenzio. Quando però entra in gioco l'animale si sciolgono, interagiscono, si crea un clima di condivisione» racconta un volontario.

Zampa Amica opera con animali scelti ad hoc, specie e razze selezionate per stare in mezzo alla gente e al rumore, dotate di alta soglia del dolore e grande pazienza. Con qualche eccezione perché tra i sei cani della scuderia c'è anche Thor, un American Bully, razza da combattimento. Ebbene Thor, allevato da piccolo e adeguatamente addestrato, si è dimostrato talmente docile che adesso lavora anche con i bambini dell'asilo. «Una scommessa vinta con me stessa - commenta Katia Bertoldi, presidente di Zampa Amica - perché volevo dimostrare che gli animali non sono cattivi e non hanno un'indole negativa. Thor è bravissimo, gli piacciono le coccole e non ha mai dato segnali negativi anche se, come tutti gli altri, va tenuto sempre sotto stretto controllo perché gli animali che fanno pet therapy sono sempre esposti a un grande stress».

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La star del reparto di pediatria oncologica è invece Coco Chanel, una gatta Regdoll che riscuote grande successo tra i bambini. L'ingresso dei primi animali in corsia è dell'agosto del 2014 e il progetto sta avendo grande sostegno da parte dello staff medico e del primario Annunziata Di Palma. Anche perché il successo tra i bambini è evidente e anche le resistenze di coloro che non volevano vedere animali in ospedale sono cadute. Il luogo però permette solo la visita di piccoli animali, gatti ma anche coniglietti e porcellini d'India.

Altri progetti coi bambini sono quello elaborato in pediatria per portare emozioni positive alle ragazzine del centro disturbi alimentari e quello attivato a favore dei bambini della protonterapia. Spesso questi vengono da fuori regione e devono farsi un mese e mezzo di irradiazioni mattutine e così nel pomeriggio vengono portati a Villa Belfonte per una visita molto particolare. Lì trovano Midnight, un cavallino ultimo entrato nello «staff medico» di Zampa Amica. Proprio così, anche un cavallo. Un American Miniature Horse che ha la stazza giusta per entrare non solo nei parchi ma anche sui corridoi e nelle camere delle residenze per anziani. Midnight addirittura vive in casa di riposo, accolto con affetto all'interno di Villa Belfonte a Villazzano, dove ha un box e un recinto tutto per se e dove gli ospiti sono liberi di andare ad accarezzarlo e spesso lo osservano correre nella campagna dal terrazzo. Quando invece è lui ad entrare in casa per evitare danni ai pavimenti gli vengono fatte indossare delle speciali scarpettine in cuoio recuperate presso le comunità Amish della Pennsilvanya, nelle cui abitazioni questi cavallini sono ammessi regolarmente e per i quali sono state ideate queste particolari calzature.

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L'associazione Zampa Amica è nata ufficialmente nell'aprile del 2010. «Le mie passioni - spiega Katia Bertoldi - erano la veterinaria e la psicologia e lo ho messe assieme. Il mio sogno si è avverato dopo aver seguito dei corsi specifici quando ho visto che era un campo che mi dava grandi soddisfazioni e così ho deciso di fondare questa associazione. Ho iniziato bussando alle orte delle Rsa e devo dire che subito mi è stata data fiducia, poi l'attività di è allargata col passaparola. Ora lo scoglio maggiore è superare lo scetticismo degli operatori sanitari, che nonostante le aperture ricevute e i risultati raggiunti è ancora piuttosto diffuso».

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