L'appello di papa Francesco per salvare la Madre Terra

È il primo Papa «verde» della storia e sta costringendo tutti a fare i conti con lo spreco di risorse che il mondo occidentale ha fatto e continua a esercitare. L’enciclica «Laudato si'» di Papa Francesco è un richiamo a tutta l’umanità a farsi carico della casa comune, di nostra madre terra.

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Un appello perché il genere umano fermi i cambiamenti climatici e cominci ad attuare comportamenti virtuosi contro il consumismo che portino alla «decrescita felice». In questa enciclica, che è la prima interamente scritta da Bergoglio, che è davvero la sua «summa» teologica, cristiana e filosofica, Francesco non si limita a fare un generico appello. No, entra nel merito dei comportamenti umani, non dimenticando le ingiustizie sociali perché fa accuse durissime contro i salvataggi delle banche attuati in questa crisi che è stata pagate maggiormente dagli strati sociali meno abbienti.

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246 CAPITOLI

Ma Francesco, in quelli che sono di fatto 246 capitoli del suo pensiero, 246 comandamenti «verdi» tratteggia anche alcune soluzioni per salvare l’ambiente: dalla riduzione dei consumi energetici alla messa in atto di comportamenti etici e ambientali nuovi.
Francesco dice no al «paradigma consumista» e aggiunge: «L’esaurimento delle risorse non può essere un pretesto per le guerre». Poche parole che vanno al cuore del problema. Per Francesco va controllato il surriscaldamento climatico e altri danni ambientali, ma anche cambiare modello di sviluppo, per i «poveri», e «per uno sviluppo sostenibile e integrale». Dure le sue parole contro il mercato che «crea un meccanismo consumistico compulsivo per piazzare i suoi prodotti». Ma questo non può essere il «paradigma» di vita dell’umanità oggi. Sia per il senso della esistenza che per la sostenibilità delle economie, serve un cambiamento degli stili di vita.
Per il Papa va realizzata una «cittadinanza ecologica» che porta a una serie di «azioni quotidiane» che hanno di mira la cura del creato, e uno sviluppo equo. La enciclica ne elenca varie, dal consumo equo e solidale, fino addirittura al minor uso di condizionatori e alla gestione dei rifiuti.

AMBIENTE E GIUSTIZIA SOCIALE

«Spesso - scrive il Papa - non si ha chiara coscienza che le inequità nell’ambiente e nel modello di sviluppo colpiscono soprattutto i poveri». Il Papa chiede di «integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente. Senza giustizia, è impossibile ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri».


I MEDIA SIANO PIÙ ATTENTI

Basta a media e scienziati che parlano senza diretto contatto con i problemi. «Il degrado ambientale che colpisce soprattutto gli esclusi, sembra una appendice, nelle discussioni di tanti professionisti, opinionisti, mezzi di comunicazione e centri di potere lontani dalle aree interessate, senza contatto diretto con i loro problemi. Ma l’approccio ecologico deve essere anche sociale».
NO ALLE GUERRE. «L’esaurimento di alcune risorse crea uno scenario favorevole per nuove guerre, mascherate con nobili rivendicazioni». E d’altra parte «la guerra causa sempre gravi danni all’ambiente e alla ricchezza culturale dei popoli, i rischi diventano enormi pensando a armi nucleari e biologiche».

LA CRISI PAGATA DAI POPOLI

Il Papa invita anche a cambiare modello di sviluppo, per i poveri, e «per uno sviluppo sostenibile e integrale. Come dire “Non uccidere” se i popoli non hanno cibo. Cosa significa il comandamento «non uccidere» quando un venti per cento della popolazione mondiale consuma risorse in misura tale da rubare alle nazioni povere e alle future generazioni ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere?»

NECESSARIO INVERTIRE IL DEGRADO

Sono indispensabili istituzioni mondiali più forti e si deve invertire il degrado ambientale e creare sviluppo sostenibile.

BASTA CON IL PETROLIO

Per il Papa bisogna anche «rivedere il modello basato su combustibili fossili» e sui cui ha «inciso anche l‘aumento della pratica dell‘uso del suolo, principalmente la deforestazione per finalità agricola». A sua volta «il riscaldamento ha effetti sul ciclo del carbonio».

CAR SHARING, DIFFERENZIATA

Per il Papa c’è una distruzione senza precedenti degli ecosistemi e un innalzamento del livello del mare. Va controllato l’uso dell’energia anche attraverso proposte come il car sharing, l’utilizzo maggiore della bicicletta, un uso minore degli elettrodomestici e un aumento della raccolta differenziata dei rifiuti.

LA TRAGEDIA DEI MIGRANTI

Per Bergoglio c’è un aumento del numero dei poveri, con folle di migranti che fuggono dalla miseria. Spesso tutto questo accade nella «generale indifferenza, segno della nostra perdita di quel senso di responsabilità per i nostri simili su cui si fonda ogni società civile».
Leggiamo e riflettiamo.

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