I trentini risultano tra i meno depressi

La percentuale è più bassa della media. A rischio anziani, malati cronici e poveri

di Patrizia Todesco

Siamo quasi i meno depressi d'Italia. La notizia positiva arriva dal rapporto elaborato dall'Osservatorio per la salute con i dati del sistema di monitoraggio Passi degli anni 2008-2013 e Passi d'argento. Risulta infatti che, in Trentino, i sintomi depressivi siano presenti nel 4% delle persone tra 18 e 69 anni e il dato percentuale è tra i più bassi del contesto nazionale, e - altro dato positivo - non sono registrati segnali d'aumento negli anni. Percentuale bassa ma numero che comunque impressiona visto che la patologia colpisce oltre 15 mila persone. 

A livello nazionale la prevalenza di persone con sintomi depressivi risulta superiore, pari al 7% con significative differenze tra le varie regioni. I più a rischio sembrano essere gli abitanti della Sardegna, della Calabria, del Lazio, dell'Umbria e della Liguria. Secondo l'indagine emerge che le donne sono a maggior rischio degli uomini (6% contro 3%) e le condizioni economiche pesano considerato che tra chi ha difficoltà economiche la percentuale dei depressi è del 7% mentre tra chi dichiara di non avere di questi problemi è del 3%. Aspetto determinante sono poi le condizioni di salute. Tra coloro che hanno almeno una patologia cronica (ictus, infarto, altre malattia cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie, tumori) è depresso l'8%, tra chi non ha patologie la percentuale scende al 4%. A pesare è infine poi anche la solitudine: 7% contro il 4% di chi vive con altre persone.

[[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"237476","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"337","width":"480"}}]]

Dagli studi e dalle interviste effettuate emerge che la presenza di sintomi depressivi influisce in negativo anche sugli stili di vita. Chi è depresso, in pratica, si vuole meno bene. Tra i depressi, infatti, è più alta la percentuale di fumatori (38% contro il 24% dei non fumatori) e dei sedentari (32% contro il 16%). Non si evidenziano invece differenze di rilievo tra persone con e senza sintomi depressivi nel consumo di alcol e nel minor uso di frutta a verdura.  Infine un discorso a parte va fatto per le persone anziane, che risultano essere maggiormente a rischio anche perché spesso la patologia mentale è legata ad altre anche maggiormente debilitanti. Secondo lo studio «Passi d'Argento» riferito al 2012, i sintomi depressivi sarebbero presenti nel 15% degli anziani over 64 a fronte del 21% a livello nazionale. Anche gli anziani con sintomi di depressione percepiscono in modo più negativo il proprio stato di salute, fisica e mentale, ed evidenziano maggiori limitazioni nelle proprie capacità funzionali,. Ben il 90% degli anziani con disagio mentale cerca supporto, rivolgendosi a familiari o al proprio medico.

Oltre un terzo di chi presenta sintomi di depressione non ne ha mai parlato con nessuno: dei rimanenti il 44% si è rivolto ad un medico o ad un altro operatore sanitario, il 33% ne ha parlato in famiglia o con amici e l'11% ad entrambi.

comments powered by Disqus