Expo 2015: tutto il mondo a Milano

Benvenuti ad Expo 2015. Tra soli 55 giorni aprirà l’esposizione universale di Milano: appuntamento per il 1° maggio: in campo 145 paesi, in rappresentanza del 94% della popolazione mondiale

di Paolo Micheletto

Benvenuti ad Expo 2015. Tra soli 55 giorni aprirà l’esposizione universale di Milano: appuntamento per il 1° maggio: in campo 145 paesi, in rappresentanza del 94% della popolazione mondiale. Il sito di Expo aprirà al pubblico alle 10. Per ora non si sa se a tagliare il nastro sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, o il premier Matteo Renzi. O se saranno entrambi presenti. Di sicuro ci saranno molti capi di stato stranieri e per questo servirà un controllo speciale di sicurezza.

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L’esposizione universale
Expo Milano 2015 è l’Esposizione universale che l’Italia ospiterà dal primo maggio al 31 ottobre 2015. Un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, 145 paesi coinvolti, oltre 20 milioni di visitatori attesi. Il tema della manifestazione è «Nutrire il pianeta, energia per la vita»: per sei mesi Milano «diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del pianeta e dei suoi equilibri», come si legge tra gli obiettivi.

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I numeri
Expo ha già raggiunto, a due mesi dall‘apertura, la quota di 8,5 milioni di biglietti venduti, anche sulla spinta di un servizio del «New York Times», che colloca Expo Milano come la prima meta tra i viaggi da fare nel 2015. Negli Usa è stato venduto 1 milione di biglietti, in Argentina 300 mila «e grandissima risposta abbiamo dall‘Estremo Oriente, Cina su tutti», ha spiegato il commissario unico, Giuseppe Sala. L’obiettivo è di vendere 24 milioni di biglietti: «L’esposizione chiuderà i conti in pareggio - ha fatto sapere Sala - E questo grazie agli sponsor (che hanno già dato 380 milioni) e alla vendita di 24 milioni di biglietti a un costo medio di 22 euro, che porterà alle casse della società circa mezzo miliardo. A livello di patrimonio come investimento alla fine avremo chiesto meno di un miliardo e 300 milioni e i Paesi mettono un equivalente che ricade sul territorio italiano». Infatti a lavorare sono soprattutto «aziende italiane con manodopera italiana». Sono circa 20 mila le persone che stanno lavorando per Expo nel pre-evento, 12 mila sul sito per i lavori e altre 8 mila in termini di servizi e comunicazioni. Al momento sono circa 4.800 le persone impegnate nei cantieri, con turni di 20 ore e sei giorni, perché la domenica ci sono turni ridotti. L’impressione generale è che si lavorerà fino all’ultima ora disponibile, e che forse non basterà: «C’è ancora molto da fare - ha aggiunto Sala - ma la progressione è tale che ce la faremo».
Il tutto si svolge in un’area del settore nord-ovest di Milano, comprendente parte del territorio delle città di Pero e Rho. Il concept masterplan per la realizzazione del sito è stato ideato da cinque architetti: Stefano Boeri, Richard Burdett, Jacques Herzog, William Mc Donough e il catalano Joan Busquets.

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Expo by day e by night
Il sito espositivo sarà aperto dalle 10 del mattino alle 23 di sera, ogni giorno della settimana. Ogni giorno proporrà un menu unico di appuntamenti ed eventi. Lo spazio fieristico è stato suddiviso in «cluster» e in «aree tematiche»: i «cluster» sono una delle novità di Expo Milano 2015, visto che per la prima volta i Paesi non vengono raggruppati in padiglioni collettivi secondo criteri geografici, ma secondo identità tematiche e filiere alimentari. Gli argomenti sono: cacao e cioccolata; caffè; frutta e legumi; il mondo delle spezie; cereali e tuberi - vecchie e nuove colture; Bio-Mediterraneo - salute, bellezza e armonia; isole, mare e cibo; zone aride.

L’Italia in un quartiere
Sarà il Vivaio, non solo di prodotti ma anche di talenti, l’idea di base del Padiglione Italia per raccontare il nostro Paese. In realtà si tratta di un vero e proprio quartiere: una strada di 325 metri lungo cui si trovano edifici e piazzette che ricreano l’idea dei borghi. La strada attraversa il sito espositivo da nord a sud, come negli accampamenti e nelle città fondate dai romani faceva il cardo. All’estremo Nord, al centro della Lake Arena, uno specchio d’acqua di 90 metri di diametro, sorge l’Albero della vita, l’icola del padiglione, la Tour Eiffel di Expo 2015, la struttura più alta del sito. Accanto, Palazzo Italia, unico edificio lungo il cardo che non sarà smontato a evento concluso. Il Trentino avrà una propria «piazzetta» di 75 metri quadrati per 13 settimane, dall’1 agosto al 31 ottobre. Per una settimana ciascuno, spazio ai «premium sponsor», che sono: Astro, Cavit, Dolomiti Fruits, Melinda, Mazzacorona, Pastificio Felicetti, Sciare in Trentino, Sottobosco Paoli, Terme e salute.

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PADIGLIONI, LAVORI IN CORSO

Una vera e propria corsa contro il tempo. Expo 2015 oggi è un enorme cantiere, che ormai non può più permettersi alcuna pausa: al lavoro anche di notte, all’interno di un sistema di sicurezza imponente: 2.000 telecamere attive e una rete metallica di 3,15 metri di protezione, con 600 militari attivi soprattutto con il buio (e il controllo radiogeno per tutti camion che entrano). Tra i 145 paesi partecipanti solo 53 fanno parte della categoria «self built», vale a dire hanno scelto di costruire il padiglione in proprio: gli altri sono sistemati nei nove cluster monotematici, che risultano quasi tutti ultimati. Tra le nazioni più avanti nei lavori ci sono diversi paesi arabi, mentre più in difficoltà appaiono i paesi che hanno deciso la loro partecipazione all’ultimo momento, come l’Olanda o la Turchia.

Il Bahrain è il primo stato ad avere terminato la costruzione, seguito da Angola, Repubblica Ceca, Kuwait e Israele. Entrando nello specifico, il visitatore avrà molte sorprese da diverse nazioni. Eccone alcune (il quadro non può essere completo, per ragioni di spazio), ad iniziare dal grande interesse attorno alla Cina, che per la prima volta partecipa ad una esposizione universale con un proprio padiglione: e per la prima volta il grande Paese si impegna a mostrare e spiegare nei dettagli la sua politica agricola, dalla storia alle innovazioni. L’«Argentina ti nutre» è invece lo slogan del padiglione di Buenos Aires: il progetto architettonico è concepito come una serie di silos tra loro aggregati e connessi: simbolo appunto delle potenzialità dell’Argentina sul fronte alimentare e dell’agroindustria. L’Uruguay sarà presente all’interno di una struttura realizzata interamente con materiali riciclabili, con una forma ad elisse che si proietta su tre piani (slogan: «La vita cresce in Uruguay».

Dopo essere arrivata proprio in questi giorni al punto pù alto, montati i 180 metri lineari di pareti in legno intorno al bosco che sarà il cuore del padiglione, ora l’Austria inizia a lavorare all’allestimento interno, di cui si occupano nove aziende. Nel bosco - ad occuparsi dell’architettura di paesaggio è la Rottensteiner di Bolzano - vengono piantati 54 alberi ad alto fusto (il più alto è il carpino che raggiunge i 12 metri) e 12 mila piante boschive, con arbusti, cespugli, felci, muschi e rampicanti che arrivano dalle foreste federali. La Germania ha annunciato che i lavori saranno terminati entro il 16 aprile e non si annunciano problemi: il padiglione tedesco sarà uno dei più grandi dell’esposizione, con un paesaggio di campi e prati in una struttura dove i materiali utilizzati sono quelli tradizionali come i legnami locali, mischiati all’acciaio. Il padiglione della Coca Coca è stato infine pensato per «sacralizzare» la Contour, la celebre bottiglietta nata cent’anni fa e divenuta un’icona pop del ventesimo secolo. La struttura è stata realizzata con materiale che poi verrà riciclato al 100%.

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BIGLIETTI: ACQUISTI ON LINE

Il sito espositivo di Expo 2015 è situato a nord-ovest di Milano, in una zona facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblico.

Con la metropolitana
È possibile utilizzare la linea 1 e seguire le indicazioni per la stazione di Rho Fiera Milano. La linea 1 rossa transita per le stazioni di Duomo, Cadorna e si interconnette con tutte le altre linee metropolitane. Il tempo di percorrenza previsto è di circa 25 minuti da piazza Duomo, 35 minuti dalla stazione centrale, 20 minuti dalla stazione Cadorna e 30 minuti dalla stazione Garibaldi. È necessario munirsi di biglietto extraurbano.

Con il treno
È sufficiente seguire le indicazioni per la stazione di Rho Fiera Milano. Il tempo di percorrenza è di circa 15 minuti dalla stazione centrale e 19 minuti dalla stazione Garibaldi. Le linee suburbane S5-S6 e la nuova S14 da Rogoredo collegheranno direttamente Rho Fiera con le stazioni milanesi del Passante, la linea S11 servirà invece chi proviene da Monza, Seregno, Como; nella stazione di Rho Fiera inoltre fermeranno tutti i treni delle linee regionali da Arona, Domodossola, Varese e Torino. Il collegamento ferroviario ad Alta velocità avrà, in corrispondenza della porta-Ovest del sito espositivo, una nuova fermata stazione dedicata e servita anche dalle linee suburbane e due linee regionali, a loro volta collegate alla rete della metropolitana di Milano.

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Internet
Tutte le informazioni su expo2015.org (la pagina Facebook ha superato il milione di «like» e su Twitter i followers sono 374.000).

I biglietti
Sul portale di Expo 2015 è possibile acquistare i biglietti, sia per una data fissa specifica sia per una data «aperta» (vale a dire dal 2 maggio al 31 ottobre 2015, anche se è fortemente consigliato confermare il giorno il prima possibile). Il singolo ticket costa 27 euro (32 se «aperto) e sono previste riduzioni con i pacchetti famiglia: un adulto e un bambino, ad esempio pagano il loro biglietto 34 euro. Riduzioni per anziani oltre i 65 anni e bambini sotto i 14.

 

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