Safe Kids: i genitori sottovalutano i rischi domestici per i bimbi

I genitori coprono accuratamente le prese di corrente in casa, tengono accuratamente pulite tutte le superfici a contatto con il bimbo e usano il baby monitor ogni volta che è possibile, ma poi lasciano il figlio da solo nella vasca da bagno o gli riempiono la culla di pericolosissimi pupazzi e coperte.

A mettere in luce le carenze è un rapporto dell’associazione Safe Kids Worldwide, basato su interviste a oltre mille genitori, che ha individuato i principali errori che si fanno in casa.

Ogni giorno negli Usa, spiega il rapporto, sei bambini muoiono per gli incidenti domestici, che sono anche causa di 10 mila ricoveri. I numeri sono importanti anche in Italia.

Secondo uno studio dell’ospedale Bambino Gesù di Roma nel nostro Paese gli incidenti rappresentano la prima causa di morte e di disabilità nella fascia d’età tra 1 e 14 anni e quelli domestici costano la vita a circa 100 bambini ogni anno.

Fino a tre mesi di vita gli incidenti domestici avvengono per disattenzioni familiari (cadute dal fasciatoio o dal letto), tra i 6 e i 12 mesi la fanno da padrone le cadute, le ingestioni e le inalazioni di corpi estranei mentre la fascia d’età tra 1 e 3 anni è quella di maggior rischio per intossicazioni, traumi e ustioni.

Il pericolo più ignorato dai genitori da entrambi i lati dell’Atlantico sembra essere l’annegamento, che anche da noi è la quarta causa di morte infantile, con appena l’1% dei genitori intervistati che locita tra le proprie paure.

«Un genitore su otto afferma di aver lasciato almeno una volta il figlio nella vasca da solo per almeno cinque minuti - si legge nel rapporto - per prendere un altro asciugamano, cucinare o badare a un altro figlio».

Anche l’avvelenamento sembra essere ignorato dai genitori tra i pericoli, mentre ogni anno ai centri antiveleni statunitensi arrivano un milione di chiamate per bimbi sotto i 5 anni. «La maggior parte dei genitori cita le scosse elettriche tra le paure - spiega il documento - ma il rischio di avvelenamento da medicine o sostanze lasciate incustodite è 36 volte maggiore».

Un capitolo viene dedicato dal rapporto anche ai rivelatori di fumo, che secondo diverse ricerche potrebbero dimezzare le morti per incendio.

Anche se il 96% degli intervistati ne possedeva uno, solo il 17% ha dichiarato di controllare regolarmente lo stato delle batterie.

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