Non solo cani e gatti: agli italiani piacciono furetti, conigli e rettili

La Giornata Mondiale degli Animali, che si è celebrata ieri nel giorno della festa del patrono San Francesco d’Assisi, è la festa di tutti gli animali.

Non solo cani e gatti: sempre più italiani scelgono come animali da compagnia uccelli, furetti, tartarughe, conigli.

A Roma non è raro imbattersi a Villa Borghese in una persona con un maialino rosa al guinzaglio chiamato Dior. La tendenza è molto chiara: secondo il Rapporto Assalco 2019, tornano a crescere tra la clientela dei veterinari i proprietari di piccoli animali (11,3%), dopo essere scesi nel 2017 al 6,6%. La tipologia più diffusa resta sempre quella dei volatili (52%), seguiti da roditori (27%), rettili ed anfibi (22%, in prevalenza tartarughe) in aumento rispetto agli animali da acquario (16%).

Sempre più protagonisti all’interno del nucleo familiare, gli animali esotici hanno bisogno di cure e attenzioni veterinarie tanto quanto i loro “colleghi” cani e gatti. In occasione del World Animal Day, la giornata internazionale volta all’azione per i diritti e il benessere degli animali, abbiamo chiesto al Dottor Sebastiano Gerosa, Medico Veterinario specializzato in animali esotici di Ca’ Zampa di spiegarci quanto sia importante prendersi cura di volatili, roditori, rettili e anfibi che si decide di avere con sé in casa.

Il dottor Gerosa sottolinea come le informazioni date dai venditori di animali esotici, seppur specializzati, siano approssimative e a volte dannose. “Quando si prende un criceto, un rettile, o soprattutto un volatile, occorre sempre portarlo subito da un veterinario perché, oltre a tener conto della salute dell’animale, bisogna considerare le patologie che possono attaccare anche l’uomo.”

Quali sono le patologie più frequenti a cui sono maggiormente esposti gli animali esotici? Secondo il dottor Gerosa il 90% delle patologie presenti al momento della visita veterinaria sono legate alla cattiva gestione degli animali. «Quando si acquista un animale esotico, bisogna andare subito dal veterinario per ridurre il rischio di patologie secondarie: il coniglio che sta mangiando male perché ha problemi di denti, il serpente con problemi respiratori perché non viveva in un ambiente con la temperatura giusta, il pappagallo con la patologia della piumazione perché stressato. Andare dal veterinario diminuisce almeno dell’80% le problematiche legate ad una cattiva gestione dell’animale esotico, con vantaggi sia per la loro salute che per quella del padrone».

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