Mele, per i produttori italiani si apre il mercato indiano dopo i dazi imposti all'import Usa

Buone notizie per i produttori trentini. «Le mele italiane possono avvantaggiarsi della guerra commerciale tra Usa e India dopo che le esportazioni nazionali del frutto simbolo del peccato nel Paese asiatico hanno superato per la prima volta i 30 milioni di chili nel primo trimestre del 2019 con un aumento record di 15 volte rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente».

È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Istat in occasione dell’imposizione da parte dell’India di dazi su 28 prodotti statunitensi, tra cui mandorle e mele dopo la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di ritirarsi dal trattato commerciale preferenziale con l’India.

«L’India - sottolinea la Coldiretti - è un mercato dal grande potenziale con le mele che sono il prodotto d’importazione più consumato e le regioni indiane del Sud, Est e Ovest rappresentano un mercato in costante crescita.

Le mele italiane di montagna più in linea - precisa ancora - con le richieste del mercato indiano sono le varietà Gala, Granny e Red Delicious che presentano le caratteristiche più adatte a sostenere un viaggio di 4 settimane mantenendo la croccantezza e il gusto che le caratterizza in tutto il mondo.

La domanda delle mele Made in Italy ha avuto una crescita esplosiva negli ultimi mesi in India che - sostiene la Coldiretti - è destinata a consolidarsi.

La guerra dei dazi - conclude la Coldiretti - è un elemento distorsivo e pericoloso per il commercio mondiale che pesa duramente sulla crescita dell’economia ma nel nuovo scenario si aprono anche opportunità per il Made in italy che l’Italia deve saper cogliere».

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