Acqua e idroelettrico: quale gestione per il bene collettivo? Venerdì convegno a Trento

Ad un anno dalla scadenza dei termini per il rinnovo di alcune grandi concessioni idroelettriche del Trentino, il Consiglio provinciale promuove, in collaborazione con il Dipartimento di economia dell'ateneo locale, un convegno per discutere dell'impiego delle risorse naturali sul territorio. L'iniziativa, in calendario il prossimo 14 giugno, si propone di avviare un confronto sul tema dell'acqua, evidenziandone le criticità in relazione ai diversi impieghi economici e le grandi opportunità per la collettività e per il sistema pubblico.

Tra gli argomenti all'ordine del giorno vi sono infatti questioni legate ai modelli di gestione delle acque in montagna, al quadro normativo europeo e nazionale (recentemente cambiato) in relazione alle grandi concessioni idroelettriche ed ai possibili conflitti di interesse in campo e le rendite catastali delle infrastrutture, assieme al ruolo degli enti locali nella difesa degli interessi della collettività.

«L'acqua - ha detto il presidente del consiglio Walter Kaswalder, nel corso della presentazione del convegno - è una delle grandi risorse del nostro territorio, un patrimonio di interesse pubblico di cui spesso dimentichiamo l'importanza.

Dal prossimo anno, diverse concessioni giungeranno a termine, e noi dobbiamo essere preparati per gestire una partita di interesse generale, affinché dall'impiego delle risorse pubbliche ne derivino benefici effettivi per tutta la comunità».

L'incontro è stato pensato per discutere soprattutto delle grandi concessioni, che riguardano le infrastrutture di impatto ambientale e paesaggistico considerevole realizzate a partire dal secondo dopoguerra.

Tra i relatori, docenti universitari ma anche esponenti dell'Anac (Agenzia nazionale anticorruzione), dell'Autorità garante per la concorrenza e della Corte dei conti di Trento, assieme a specialisti internazionali sul diritto dei beni collettivi.

«Andiamo verso un periodo di scarsità delle risorse ambientali rispetto al passato - ha concluso il professore Geremia Gios, del comitato organizzatore - e dobbiamo iniziare un confronto per limitare le tensioni sociali a fronte degli interessi pubblici e privati in gioco».

Il convegno prenderà il via alla 9.15 presso la sala conferenze del Dipartimento di economia e management.

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