Manifesto salva-paesaggio «Riportare fra le priorità i sistemi agricoli e forestali»

Un Manifesto salva-paesaggio per riportare i sistemi agricoli e forestali al centro del Paese in termini economici, ecologico-ambientali e culturali.

A presentarlo oggi al Senato è il mondo della ricerca e dell’Università, tra cui il Crea, su iniziativa di Aissa, Associazione italiana società scientifica agraria, che sottolinea il ruolo cruciale delle competenze tecnico-scientifiche per una gestione integrata e sostenibile del patrimonio paesaggistico nazionale. Alla presentazione, tra gli altri, sono intervenuti Alessandra Stefani, direttore del Dipartimento Foreste del Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo e Francesco Scoppola del Ministero di beni e attività culturali.

Superare l’abbandono e il degrado dei territori, la scomparsa di alcuni paesaggi e opporsi ad una definitiva industrializzazione sono alcune delle priorità su cui lavorare.

Da qui il documento che, come hanno spiegato i promotori, vuole essere un ponte tra scienza e politica. Vengono indicate 14 azioni per orientare le scelte di operatori e amministratori locali chiamati a determinare l’assetto del paesaggio in un paese ‘affollatò e quindi non facile. Come ha ricordato Scoppola, in Italia «ci sono 2 persone ad ettaro e un ritrovamento ancora da fare», il che implica un attento ed equilibrato lavoro di gestione.

Tra i vari punti, il Manifesto indica la necessità di rendere funzionale il paesaggio alla produzione primaria, dare grande attenzione alla biodiversità e alla corretta gestione dei sistemi agro-zootecnici; e poi saper utilizzare correttamente le risorse boschive, riconoscere al paesaggio un’identità culturale, avendo un approccio trans disciplinare superando quindi i confini tra sistemi agricoli, forestali e pascoli.

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