Domani sciopero per l'ambiente «Comuni e Parlamento dichiarino lo stato di emergenza climatica»

I ragazzi di Greta Thunberg tornano in piazza per il clima.

Dopo il primo sciopero globale del 15 marzo, che ha mobilitato milioni di giovani in tutto il mondo, domani, venerdì 24 il movimento Fridays For Future replica l’iniziativa.

In Italia ci saranno iniziative in 126 città.

A Trento la mobilitazione scatterà alle 9 in via Verdi, per poi raggiungere la vicina piazza Duomo.

Stavolta ci sarà anche una richiesta precisa: che i Comuni italiani e il Parlamento dichiarino lo stato di emergenza climatica, come hanno fatto la Camera dei Comuni britannica e il consiglio comunale di Milano.

«Rispetto al primo sciopero globale per il clima del 15 marzo le nostre rivendicazioni sono diventate più precise. Chiediamo la dichiarazione dell’emergenza climatica da parte del Comune di Roma Capitale e di tutta l’Italia». La stessa richiesta è stata avanzata ieri al Comune di Firenze dal comitato locale di #FridaysForFuture.
Il 2 maggio scorso la Camera dei Comuni britannica ha approvato una mozione presentata dai laburisti che chiedeva la dichiarazione dello stato di emergenza ambientale nel paese.

Il Consiglio comunale di Milano ha approvato il 20 maggio una mozione del Pd per una «dichiarazione di emergenza climatica e ambientale» in città. La mozione impegna il sindaco «a dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale, a predisporre entro 6 mesi iniziative per la riduzione delle emissioni e per l’introduzione di energie rinnovabili, per incentivare il risparmio energetico..., sviluppando ulteriormente il progetto di riforestazione urbana già in atto», spiega Francesca Travaglino, studentessa, una delle animatrici del movimento a Roma.

Entusiasmo palpabile anche fra gli attivisti trentini: «Il 15 marzo, durante il primo sciopero globale per il clima, le strade di Trento sono state invase da migliaia di persone sotto la sigla di Fridays For Future, un movimento nato per rimettere al centro della discussione politica e sociale i cambiamenti climatici, consci che la più importante battaglia da combattere fosse proprio quella ambientale.

Gli scienziati dicono che abbiamo meno di 11 anni per cambiare le cose perché la Terra resti abitabile. Siamo la generazione che per prima subirà le conseguenze del cambiamento climatico e per questo la prima a dover lottare perché questo sistema cambi radicalmente.

Per questo rispondiamo all’appello globale di Fridays For Future e il 24 maggio saremo in piazza a Trento per il secondo sciopero globale per il clima! Vi aspettiamo in tanti e tante!», si legge nella pagina Fb del movimento in Trentino (da cui è tratta la foto).

A Roma invece del classico presidio, scatterà un corteo a Roma, da piazza della Repubblica fino ai Fori Imperiali. Le modalità però saranno le stesse: niente bandiere di partito, niente violenza, tanti cartelloni e tanti contenuti. Hanno già dato la loro adesione decine di scuole, le tre università della capitale e le associazioni ambientaliste.

Sempre qui, in occasione dello sciopero è stato organizzato un «flash mob astronomico», per venerdì sera al Gianicolo, contro l’inquinamento luminoso che impedisce di vedere le stelle. Agli Horti Farnesiani, il giardino rinascimentale sul Palatino, una nuova varietà di rosa è stata dedicata a Greta, con tanto di pergamena consegnata all’ambasciatore svedese.

Il movimento della giovane attivista svedese continua a influenzare il dibattito ambientale nel mondo.

Il quotidiano britannico Guardian ha deciso di sostituire il termine «cambiamento climatico», considerato troppo neutro, con «crisi climatica».

E il chitarrista dei Queen, Brian May, in una intervista al Daily Mirror ha detto che servirebbe un grande concerto collettivo per il clima, come il Live Aid del 1985 contro la fame in Africa.

La richiesta della dichiarazione di emergenza climatica si aggiunge a quelle già note di #FridaysForFuture: eliminazione dei combustibili fossili, mobilità pulita, giustizia sociale e climatica.

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