Civetta caduta nel camino Salvata dopo 4 giorni

Per quattro giorni ha resistito, senza cibo né acqua, e con il terrore di non farcela, ma il piccolo di civetta che per sbaglio era finito nella canna fumaria di una casa in via delle Grazie ad Arco ha dimostrato di avere una gran tempra. E così, dopo che è stato finalmente liberato e consegnato al personale esperto della Lipu, ora sta cercando di guarire grazie alle cure adatte. L’esperto Lipu non vuole sciogliere la prognosi, ma l’ottimismo è d’obbligo e questa piccola civetta farà il possibile per riprendere a breve la via del bosco.

Lo strano incidente è avvenuto qualche giorno fa nel centro di Arco nella casa di Vinicio Zuccari e Teresa Menegatti. «Sentivo rumori nella canna fumaria e pensavo si trattasse di topi - racconta Zuccari - e per questo mi sono rivolto ad una ditta di spazzacamini. Paolo Corradini ed il suo aiutante Andrea sono intervenuti con grande professionalità e ben presto hanno capito che non si trattava di topi». Finalmente, dopo due giorni di tentativi e con l’aiuto di un aspirapolvere alla minima potenza, è stato possibile estrarre l’oggetto misterioso: nel palmo della mano del padrone di casa si è ritrovata una piccola civetta, perplessa e molto spaventata, ma comunque viva.

A questo punto, tutti inteneriti dallo sguardo dell’animale, è scattata una vera e propria gara di solidarietà che ha visto coinvolti il veterinario Ernesto Lutteri, la guardia forestale Ivano Valandro, i vigili del fuoco e la guardia forestale reperibile. Il volatile è stato quindi chiuso in una scatola e l’altra mattina a Sarche, Zuccari l’ha consegnato al personale della Lipu arrivato da Trento per occuparsi del caso: dopo qualche giorno di riabilitazione e di osservazione nella sede del capoluogo, la civetta potrà essere liberata e tornare a volare, forse dimenticando questa brutta esperienza.
Gli esperti consigliano, in casi come questo, di mantenere il rapace notturno il più possibile al buio, fornire solo acqua da bere e non forzare la fornitura di cibo solido, e soprattutto non spaventare la povera bestiola, limitando il più possibile la manipolazione e le coccole.
Queste informazioni, nel quadro più ampio del rispetto della fauna selvatica, saranno al centro di alcune lezioni che la padrona di casa, Teresa Menegatti, insegnante elementare, terrà ai suoi ragazzi.

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