Manifesti insanguinati pro orso Animalisti vs Torneo della Pace

Cosa c’entrano le mamme orse «assassinate» con i ragazzini che giocano a pallone? Secondo gli esponenti dell’associazione « centopercentoanimalisti » c’è un ragionamento preciso per cui la manifestazione che si apre oggi a Rovereto, si chiama «Torneo della pace»; viene sponsorizzata dalle istituzioni tra cui la «regione Trentino» (sic); in Trentino si uccidono gli animali; e quindi la Pace con la morte degli animali non va d’accordo; il Torneo della Pace va boicottato.

Sulla base di questo ragionamento, l’altra notte alcuni militanti dell’associazione hanno dunque effettuato un blitz allo Stadio Quercia per affiggere manifesti grondanti sangue che recitavano «Lo sport non cancella l’odore», «Daniza e Kj2 vivono, Trento go home», «Cacciatore chiudi gli occhi e facci sognare... tre metri sotto terra».

Inoltre hanno anche elaborato un documento per raccontare il loro personalissimo punto di vista sul Torneo Città della Pace: «Iniziativa buona, se non fosse che l’evento ha luogo a Rovereto, vicino a Trento; ed è patrocinato dalla Regione Trentino. Una regione che prove di pace ne ha date ben poche, di recente, nei confronti degli Animali.

L’apertura alla caccia nei Parchi, la deroga a cacciare specie protette, l’assassinio delle due mamme orse, ora la campagna isterica contro i lupi supportata da un ex scalatore venduto: tutto questo si aggiunge alla quotidiana distruzione dell’ambiente montano, per creare piste da sci, impianti di risalita, strade, alberghi, cioè tutto ciò che dà lucro togliendo agli Animali liberi gli ultimi, già esigui, spazi rimasti. Quindi parlare di pace in una regione dove è in corso una guerra contro esseri viventi e senzienti è pura ipocrisia».

«Il Trofeo della Pace - ribadisce l’assessore comunale allo sport Mario Bortot - è un’organizzazione internazionale che da più di trent’anni muove giovani che credono fermamente nella pace e nello sport, è un torneo nato per mettere in relazione i ragazzi di tutto il mondo, e non certo per dare visibilità a gente che non conosce neppure il territorio. Quanto alle proteste, si tratta di una strumentalizzazione acrobatica, pretestuosa e completamente fuori bersaglio. Se queste persone vogliono rivendicare riflessioni su questi temi, che adottino altri metodi e non vadano ad attaccare questa manifestazione. Si tratta solo di gente che cerca la visibilità a tutti i costi, senza avere alcuna credibilità».

Il presidente del comitato organizzatore del Torneo della Pace Cristian Sala non è stupito dell’attacco e non vorrebbe dargli peso. «Il Torneo - commenta - fa incontrare nella Città della Pace 2.500 ragazzi tra gli 8 e i 17 anni, che arrivano da posti lontani come il Senegal, il Giappone, il Kuwait, e che oltre che incontrarsi sui campi da gioco, hanno anche l’occasione preziosa per fare amicizia al di là degli stereotipi: il conoscersi e confrontarsi è la base fondamentale del concetto di pace. È una manifestazione che trasmette un’idea importante e che vede la presenza di 140 studenti volontari pronti a mettersi in gioco: questi sono i nostri principi, e se c’è chi vuole interpretarli in maniera sbagliata è un problema suo. Ognuno ha le sue idee: il nostro è un messaggio forte di crescita, pace e confronto».

«Di fatto - sottolinea Simone Stefani della Lav Trentino - si è creato in Trentino un brutto clima d’odio verso gli animali selvatici da parte di portatori d’interessi come gli allevatori. La raccolta di firme contro il lupo o le richieste di deroga nella caccia vanno in questa direzione. Chiaramente la Lav non protesta contro l’organizzazione del Torneo della Pace: piuttosto sarebbe importante andare nelle scuole e insegnare ai ragazzi come convivere con gli animali. I lupi sono arrivati da soli e vanno protetti: sono sintomi di salubrità del nostro territorio».

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