Ims Photo, quando la natura è catturata in uno scatto

Rocce frastagliate, selfie sulla vetta con il telefonino, torrenti impetuosi e l’uomo della montagna: non c’è stato limite alla creatività per i fotografi partecipanti al concorso «Ims Photo Contest», uno dei più importanti per la montagna, quest’anno con 3.000 fotografie partecipanti, da oltre 100 Paesi.

La giuria internazionale ha lavorato duramente per valutare le migliaia foto inviate e scegliere i sette vincitori, premiati sul palco dell’International Mountain Summit sabato 14 ottobre. Il montepremi totale supera i 20.000 euro.

La «foto di montagna dell’anno 2017» rappresenta un momento unico, che solo in quell’istante ha permesso di catturare un miracolo della natura. Il 26 gennaio 2017 Sergio Tapiro Velasco era a 10 chilometri dal cratere del vulcano Colima in Messico quando questo improvvisamente ha eruttato.

Improvvisamente ho sentito un grande scoppio forte, poi ho visto il flusso di lava calda scorrere lungo la montagna e l’enorme nube di cenere che si alzava verso il cielo

Ha intitolato lo scatto «Light belongs to Heaven».

L’ammontare della registrazione nella categoria Team Spirit è stato devoluto al progetto Laureus Schneetiger della Fondazione Laureus Sport for Good.

Dietro la foto vincitrice «Prayer Flag» di Sebastian Wahlhuetter c’è una storia interessante: «Sull’Himalaya è tradizione appendere bandiere colorate in vetta in segno pace, compassione, forza e saggezza. Anche noi in Austria abbiamo voluto creare le nostre bandiere per  sottolineare l’importanza della pace».

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La foto vincitrice della categoria Mountain Nature proviene dall’Italia. Jona Salcher ha fissato un momento affascinante sul Seceda nelle Dolomiti: «Quando eravamo giunti quasi in vetta si aprì un varco nella nebbia. L’immagine che si creò mi catturò e non mi lasciò più“, afferma il fotografo dando il titolo «Far Away».

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Nella categoria Mountain Action ha vinto la fotografia «Into the Sky» di Patrick Steiner (Austria) che è riuscito a catturare un momento d’azione poco prima del tramonto nel Arlberg prima che la nebbia coprisse tutto.

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Nella categoria Mountain Water la giuria ha premiato l’italiano Maurizio Casula con «Stockness Night». Per il vincitore, la foto del Monte Klifatindur in Islanda è strettamente legata a una montagna interna personale: «Ho scattato questa fotografia durante il mio primo viaggio in Islanda - ha spiegato - e ho subito sentito una pace interiore che non avevo mai sentito prima».

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Le fotografie che raccontano storie di amanti della montagna e mostrano visi plasmati dalla vita in montagna e dall’impatto quotidiano si trovano nella categoria «Mountain Faces». Lo scatto premiato di Anton Yankovyi «Wind-hardened» presenta una persona particolare. «Ho incontrato questo ragazzo in Nepal ai piedi di Manaslu», dice Yankovyi. «In nessun altro luogo ho incontrato un ragazzo così indipendente e sicuro di sé come qui nell’Himalaya».

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Per chi ama trascorrere il tempo libero in montagna e catturare grandi emozioni con lo smartphone, l’Ims Photo Contest 2017 ha presentato per la prima volta la categoria Mountain Mobile. Christine Trebo ha vinto con lo scatto «A gentle mouth to rest within» nato dopo una lunga passeggiata e mostra una pausa al Gran Cir nelle Dolomiti sudtirolesi. Il tempo cambia all’improvviso creando un’atmosfera particolare.

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Montagna, Ims Photo Contest 2017: le foto più belle

 


La giuria internazionale era composta di nove esperti: Ray Demski, fotografo a livello internazionale specializzato in fotografia d’azione e d’avventura; Ulla Lohmann, fotoreporter tedesca e regista di documentari, laurea in Natural Resource Management che e lavora come freelance; Georg Tappeiner, giurato e amico del concorso di lunga data, esperto fotografo di paesaggi che ha collaborato con diverse riviste; Erwin Brunner, già caporedattore di National Geographic Germania e anche guida alpina; Stefano Fantoni, esperto di fotografia digitale che vanta esperienze in Getty Images e fondatore di Picwant; Robert Bösch, fotografo, guida di montagna, con un master in geografia dell’Università di Zurigo; Manuel Ferrigato, fotografo brissinese, che ha studiato disegno industriale a Milano; Neve Mazzoleni, laureata in Lettere moderne - storia e critica delle arti, master in Management of Art and Culture della Trentino School of Management; Andreas Mierswa, fotografo e regista di video che lavora internazionalmente; Susanna Scafuri, che si occupa di paesaggio e patrimonio artistico, dal 2003 photo editor di Bell’Italia e dal 2014 anche dei mensili Bell’Europa e In Viaggio.

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