Gruppo animalista denuncia l'uomo ferito dall'orso a Terlago: «È lui l'aggressore» Appelli al governo contro la cattura di KJ2

Una denuncia nei confronti del pensionato di Cadine rimasto ferito nei boschi di Terlago dopo aver avuto un incontro con l’orsa Kj2 è stata presentata dal presidente dell’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa), Lorenzo Croce.

La denuncia riguarda i reati di falso ideologico e di maltrattamento di animali.

Secondo quanto riferito ieri a Radio 3 Scienza da Claudio Groff, responsabile settore grandi carnivori, servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, sarebbe stato il pensionato ad aggredire per primo l’animale e non viceversa.

«Secondo quanto aveva dichiarato l’uomo - ricorda Croce - l’orsa lo aveva inseguito ed attaccato e lui si era salvato a stento lanciandosi in un burrone, e dopo due soli giorni lo stesso uomo aveva fatto denuncia alla Provincia per chiedere un risarcimento danni ed aveva sostenuto che quell’orsa era da uccidere perchè pericolosa».

«Con le sue menzogne e le dichiarazioni fuorvianti - sottolinea Croce - l’uomo ha indotto la Provincia di Trento ed il ministero ad aprire una vera e propria caccia all’orsa, con il rischio che la stessa orsa fosse soppressa; non solo aggredendo l’orsa con il bastone ha compiuto il reato di maltrattamento di animali, cosi come lo ha compiuto mettendo a rischio la vita del suo cane».

Appena ieri la Provincia ha peraltro ribadito la necessità di catturare l’orsa.

Oggi interviene anche la senatrice del Pd Silvana Amati, che questa mattina ha presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Ambiente Galletti: «Il 22 luglio scorso, un escursionista ha denunciato di essere stato aggredito da un orso mentre passeggiava con il proprio cane nei pressi del lago di Terlago, in Trentino. In seguito al clamore anche mediatico suscitato dalla vicenda, e alle diverse prese di posizione ‘giustizialistè nei confronti dell’animale, la Provincia Autonoma di Trento ha emanato un’ordinanza che prevede la cattura e anche la possibilità di uccisione dell’orso.

Ma nei giorni scorsi il responsabile settore grandi carnivori, servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, Claudio Groff, intervenendo a Radio3Scienza, ha comunque riportato una diversa dinamica degli eventi».

«Non sta a noi entrare nel merito della vicenda ma chiedo al ministro quali misure intenda adottare per evitare una deriva di intolleranza nei confronti dell’orso ma più in generale della fauna più rara del Trentino. Il clamore mediatico attorno a questa vicenda, sta suscitando una fortissima reazione dell’opinione pubblica.

Chiedo infine - conclude Amati - di verificare che non si adottino misure straordinarie in contrasto alla normativa nazionale di tutela della fauna sull’onda di campagne basate sulla paura nei confronti degli animali selvatici di grande taglia».

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