Il lupo è arrivato anche sul Bondone

di Matteo Lunelli

Il lupo è arrivato sul Bondone, più precisamente sul versante orientale di cima Verde. Probabilmente solo di passaggio, per un periodo di «villeggiatura», ma la curiosa notizia è che per la prima volta è stato visto sulla montagna della città.
A confermarlo è la Provincia, che nel report mensile del servizio foreste e fauna sottolinea che «un canide le cui sembianze sono riferibili con ogni probabilità a un lupo è stato filmato prima del sorgere del sole del 19 dicembre scorso».

Quella notte la fototrappola ha registrato il passaggio di quello che con ogni probabilità è un lupo: la mancanza di certezza è dovuta al fatto che l’esemplare sia passato piuttosto distante dalla videocamera. Ma le movenze, l’orario notturno, il fatto che si spostasse da solo lasciano ben poco spazio ai dubbi negli esperti.

Il coordinatore del settore «grandi carnivori» della Provincia Claudio Groff conferma che si tratta del primo avvistamento sul Bondone.
«È vero, si tratta della prima volta in assoluto che abbiamo la quasi certezza di un lupo lì. Gli esemplari giovani, che possono essere, a differenza dell’orso, sia maschi sia femmine, possono compiere spostamenti molto lunghi, fino a molte centinaia di chilometri in linea d’aria. Anche nei mesi scorsi abbiamo avuto dei “primi avvistamenti”, a Folgaria e al passo del Ballino, che poi non hanno avuto ulteriori conferme. Qualche giorno fa è arrivata questa nuova “prima volta”, che dimostra quanto alcuni esemplari si muovano lungo il territorio del Trentino».

In provincia negli ultimi tre anni ci sono state varie segnalazioni di avvistamenti, ma le certezze riguardano in sostanza due gruppi «territoriali»: la coppia che si muove nella zona dell’Alta Val di Non e il branco che si sposta nell’area della Lessinia e sul gruppo del Carega/Piccole Dolomiti. Per il resto si tratta di lupi solitari che macinano chilometri da una montagna all’altra del territorio.
Lo studio di questi esemplari fa pensare che il lupo visto sul Bondone difficilmente si sia fermato in zona e, probabilmente, si è già spostato. L’indole dei giovani è abbastanza solitaria e «zingara», quindi parlare di un «lupo del Bondone» è quantomeno azzardato.
«Non sappiamo da dove venisse e soprattutto dove stesse andando», conclude Groff.

Le operazioni di monitoraggio sul lupo continuano a fornire nuovi dati utili per il lavoro di ricerca degli uffici provinciali competenti.
In attesa dei risultati delle analisi genetiche in corso sui campioni biologici raccolti nel 2016, il monitoraggio con foto trappole dell’ultimo mese ha evidenziato la presenza del canide oltre che negli ormai tradizionali ambiti della Lessinia e della val di Non, anche in altre zone della provincia.

Questo lavoro ha inoltre permesso verso la fine del mese scorso, più precisamente il 28 dicembre, di registrare per la prima volta in Trentino, ed in particolare sul gruppo del Carega/Piccole Dolomiti, gli ululati di un gruppo di lupi, con ogni probabilità appartenenti al branco della Lessinia.

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Cambiando animale, nel report provinciale viene confermato che quasi tutti gli orsi hanno cominciato il periodo di riposo invernale. Solo nella prima metà del mese scorso, infatti, ci sono state alcune sporadiche segnalazioni, che tra l’altro non hanno trovato ancora conferma, e poi niente altro. Anche l’orsa munita di radiocollare (F26, femmina di 2 anni) si è fermata all’inizio del mese in una zona accidentata ed impervia del gruppo montuoso Bondone-Stivo.

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