«Green days, solo interventi spot» Traffico Sat critica la proposta di chiusura parziale del Passo Sella nel 2017

di Domenico Sartori

«Non bastano interventi spot per il traffico sui passi dolomitici». Sat, la Società degli alpinistri tridentini, boccia - per voce del suo presidente, Claudio Bassetti - i dieci «green days» proposti, dal 2017, dalle Province di Trento e Bolzano. «Si tratterà di una chiusura parziale, probabilmente a fasce orarie, nelle quali i mezzi pubblici e anche qualche privato munito di permesso protranno circolare: una chiusura connessa ad eventi particolari, studiati appositamente per richiamare comunque i turisti in vetta» ha spiegato l'assessore alle infrastrutture e all'ambiente della Provincia di Trento, Mauro Gilmozzi , sabato scorso al Passo Sella (il passo oggetto della sperimentazione, ndr), assieme agli assessori altoatesini Florian Mussner e Richard Theiner.

Ebbene, proprio il giorno prima del summit al Passo Sella, i club alpini del Trentino (la Sat), del Veneto, del Friuli-Venezia Giulia, dell'Alto Adige (Cai e Alpenverein) si sono riuniti per affrontare il tema della mobilità sui passi dolomitici. «Stiamo lavorando alla definizione di un documento comune, che presenteremo a breve» dice Claudio Bassetti. Che subito aggiunge: «Da più di dieci anni, chiediamo una regolamentazione del traffico sui passi, ma non in questa maniera con giornate a spot. Serve invece una strategia generale per tutta l'area dolomitica. Una strategia» precisa il presidente della Sat «in grado di avere effetti anche sui fondovalle, diventati una piastra di parcheggio mobile».

Il documento congiunto dei club alpinistici dell'area dolomitica avrà, secondo Bassetti, un valore aggiunto: «Esprimerà un'unità di fondo in un momento in cui le realtà politiche sono tra loro divise. Perché» ricorda il presidente della Sat «il Veneto ha detto no, non ci sta. Anzi, con il governatore Zaia ha già minacciato ricorsi, in caso di chiusura dei passi, perché ritengono che sarebbe leso il diritto alla mobilità». 

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