Se la strada forestale d'estate diventa una giungla

Estate, le strade forestali e affini diventano ancora più preziose come percorsi per li amanti delle passeggiate a piedi, della mountain bike, della corsa nei boschi.

Purtroppo, però, proprio d'estate una parte di questi tracciati - anche nei pressi dei centri abitati - finisce con l'essere invasa da erba alta, rovi, in qualche caso anche rami o tronchi caduti durante i temporali di stagione.
Capita così che la fruizione diventi alquanto difficile se non impossibile. E di certo rischiosa sotto vari aspetti. Si è sottolineato in questi mesi, per esempio, l'aumento della diffusione delle zecche e dei rischi sanitari connessi: la prudenza suggerirà a molti escursionisti di rinunciare a piacevoli camminate, pedalate o corse, per evitare questo problema, potenzialmente molto serio.

Quale sia la dinamica istituzionale che genera questa incuria non è dato sapere, anche perché le competenze sulle varie strade possono essere diverse: Provincia, Comuni, aziende forestali, usi civici eccetera...

Fatto sta che è evidente la necessità di porre un rimedio organizzativo a questa situazione che non raprpesenta certo un bel biglietto da visita per il territorio e la sua autonomia.

(Le immagini, a titolo esemplificativo, sono state scattate in questi giorni nel territorio comunale di Civezzano, in una delle frazioni collinari, Seregnano: si tratta di percorsi normalmente frequentati per le passeggiate, che cominciano a poche decine di metri dal centro abitato).

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