Insetticida: api in pericolo

«La deroga per questo insetticida sia a termine». Marco Facchinelli , presidente dell'Associazione apicoltori trentini, è preoccupato. L'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola , nel vertice di venerdì in Provincia dedicato alle strategie di lotta alle fitopatie delle piante (dalla Peronospera agli «scopazzi» del melo) che allarmano i contadini, ha non solo parlato di mettere mano alla «flessibilità dei protocolli» per fermare la Drosophila suzukii che massacra impianti di fragole, ciliegi e vigneti. Ha anche anticipato che il direttore generale del Ministero delle politiche, Giuseppe Blasi, ha assicurato che a breve arriverà l'autorizzazione in deroga per l'utilizzo della deltametrina: un insetticida e acaricida della categoria dei piretroidi che ha un'azione neurotossica e provoca la paralisi degli insetti in brevissimo tempo. La deltametrina non penetra all'interno dei tessuti vegetali, perciò è usata come prodotto di copertura.

«È una sostanza sintetica che agisce per contatto» dice il presidente degli apicoltori «che fa sparire tutti gli insetti, comprese le api, ad esempio se usata nel tunnel con reti per i piccoli frutti. Per l'uva, però, non va utilizzata, perché non essendo prevista dai protocolli, se solo se ne rintracca un minimo residuo nel vino, gli effetti sull'export sarebbero disastrosi». Da dove si origina la preoccupazione degli apicoltori? «Ne temiamo l'uso indiscriminato su lamponi e piccoli frutti, sulle piante rifiorenti. Perché fino a settembre le api sono attive. Il rischio è che vengano eliminate le api bottinatrici (che raccolgono sui fiori polline e nettare, ndr). Auspico attenzione. A Dallapiccola dico che servono soluzioni più compatibili con l'ecosistema trentino. Ai contadini viticoltori ricordo che hanno già fatto un autogol l'anno scorso, quando chiesero e ottennero l'autorizzazione ad usare in deroga il pesticida glifosato».

Anche perché, aggiunge Marco Facchinelli, negli ultimi anni tra apicoltori e frutticoltori s'è sviluppata un'ottima intesa: noi portiamo le api nei frutteti quando loro non trattano. E il beneficio è per entrambi: per noi e per loro, perché le api garantiscono il servizio di impollinazione. Anche il divieto o l'uso ridotto dei diserbanti ha fatto sì che possiamo stare nei vigneti qualche giorno in più». In questo periodo, il grosso della produzione di miele è stato ottenuto. «Possiamo ancora fare un po' di melata tardiva, principalmente da abete bianco» dice Facchinelli. Quindi, ora, l'impiego della deltametrina sarebbe meno impattante sulle api. «Per questo» spiega il presidente degli apicoltori «chiediamo che l'uso sia limitato: se questa sostanza fosse utilizzata in maggio sui ciliegi, per le api sarebbe una tragedia. Rispetto ad un nicotinoide, che entra nel circolo della pianta, ed è mortale per le api, questo piretroide è meno pericoloso, ma fa comunque danni. La Provincia ammetta una deroga solo temporanea, per la stagione in corso».

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