Una fattoria didattica al rifugio Maranza

Sarà una bellissima sorpresa quella che accoglierà la prossima estate i molti frequentatori del rifugio Maranza grazie ad una proposta, in fase avanzata di progettazione, rivolta in particolare ai bambini ed alle scuole ma in generale agli amanti della natura e degli animali. Paolo Betti, il vulcanico gestore e chef del rifugio Maranza, Sara Casotti e Sandro Giovannini, allevatore ed educatore cinofilo nonché istruttore nazionale di cani da ricerca, stanno infatti concretizzando un interessante ed inedito progetto di «fattoria didattica» che sarà ospitata in un'area delimitata a monte del grande prato attiguo al rifugio Maranza.

Un progetto ambizioso e estremamente interessante che prevede la presenza di diverse coppie di animali con una particolare attenzione all'inserimento di vecchie razze autoctone come ad esempio la gallina trentina, la tirolese, la pecora fiemmese, la capra scamosciata, il maiale nero delle Alpi (in via di estinzione), oltre ad altri come capre Kashmere, quaglie da uovo, faraone, tacchini, oche, anatre, mucche, asini ed un alveare con arnia dimostrativa.

A «coordinare» il tutto, oltre ai responsabili del progetto, anche alcuni eccezionali cani da pastore perfettamente addestrati, che opereranno per il controllo degli animali durante il pascolo, dando la possibilità ai visitatori di osservare il loro lavoro anche stando comodamente seduti sulla soleggiata terrazza del rifugio.

Ma in prospettiva all'interno della fattoria, che si chiamerà «Malga Maranza al sol», saranno previsti anche laboratori tematici ed un progetto di educazione cinofila con una parte didattica per affrontare e risolvere tutte quelle problematiche legate al rapporto cane-proprietario. Un progetto che ha già ottenuto il benestare da parte dell'Azienda Forestale di Trento e Sopramonte che metterà a disposizione anche il legname per recinti e coperture a «impatto zero» e che attende ora solo il via libera da parte del Comune di Trento dopo il parere della circoscrizione di Villazzano competente per territorio. Una proposta che comunque ha già avuto un primo importante apprezzamento dalla Commissione usi civici della circoscrizione guidata da Walter Marchelli e che attende ora solo il parere del Consiglio circoscrizionale di Villazzano competente per territorio.

Nel frattempo questi mesi invernali serviranno per affinare ulteriormente il progetto (è già in atto una collaborazione informativa con l'Associazione ciechi e ipovedenti e con l'Anffas di Trento), «allenare» gli animali più timidi al contatto «dolce» con l'uomo e magari ricercare nuove specie da inserire all'interno della fattoria.

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