Agricoltori italiani, in 10 anni possibili 200mila nuovi posti di lavoro

L'agricoltura e l'agroalimentare producono ogni hanno un fatturato vicino ai 300 miliardi di euro. Sono oltre 20 mila gli agriturismi disseminati sul territorio e oltre 80 mila le aziende che sviluppano molteplici attività, dalla produzione di energie alla manutenzione delle aree verdi anche urbane. Già oggi questo "movimento" multifunzionale produce molto, ma ci sono ampi margini di crescita economica. È ragionevole stimare che nei prossimi 10/15 anni le attività connesse all'agricoltura sposteranno più di 40 miliardi di euro l'anno con la prospettiva di garantire circa 200 mila nuovi posti di lavoro.

Questi dati e considerazioni sono emersi nel corso del convegno nazionale promosso dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori sul tema: "Verso il territorio come destino", che si è svolto a Bologna alla presenza, tra gli altri, del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. "Anche se il Paese continua a respirare una crisi persistente - ha evidenziato il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino - nell'agricoltura e nel territorio rurale ci sono sempre nuove idee ed energie per superare l'impasse e creare ulteriori occasioni di reddito e sviluppo. E infatti nelle aziende diversificate il contributo della multifunzionalità sulle entrate complessive arriva al 25%, superando il 30% nel caso delle imprese agricole 'under 40', grazie anche a una maggiore attitudine al rischio e propensione a fare innovazioni di processo e di prodotto. Ma anche grazie a una più elevata sensibilità per le tematiche sociali e ambientali"

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