Icef, 35.000 famiglie al palo

L'Icef parte zoppo: da martedì 30 luglio è pronta a scattare la campagna 2019/2020 per le agevolazioni familiari, ma gli utenti potranno fare i loro conti nei vari centri per l'assistenza fiscale solo per quel che riguarda cure odontoiatriche e assegno di cura.
A segnalarlo sono i sindacati e le Acli, che in una nota unitaria hanno replicato alla nota con la quale la Provincia ha annunciato l'avvio della raccolta delle dichiarazioni. 

«Rassicurazioni, quelle della Provincia - spiegano i segretari di Cgil, Cisl e Uil Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti, con il presidente delle Acli Trentine Luca Oliver - che sono destinate ad infrangersi di fronte alla realtà: la settimana prossima non partirà la campagna Icef per le domande sulle riduzioni tariffarie di mense scolastiche, trasporto pubblico e rette dei nidi. Tutto, per queste tipologie di domande, slitta a data da destinarsi, con Piazza Dante che ha individuato solo una parziale soluzione da martedì: si potranno presentare le richieste Icef per l'assegno di cura e forse, ma non è certo, per gli sconti sulle cure odontoiatriche. Nei fatti, dunque, le riduzioni tariffarie per 35mila famiglie trentine restano intanto bloccate».

Un inghippo non da poco, soprattutto per i Caf che in queste settimane avevano già iniziato a raccogliere prenotazioni: «I caf dei tre sindacati come quello delle Acli, in queste ore stanno facendo tutto il possibile per contattare i tanti utenti già con gli appuntamenti programmati per disdire o quanto meno spiegare loro che intanto rischiano di recarsi agli sportelli inutilmente. Visto il pochissimo preavviso, non è difficile immaginare che i centri fiscali dovranno gestire una situazione quantomeno complicata. Resta il fatto che né gli uffici provinciali né l'assessora Segnana si sono fatti carico di una situazione che era nota da tempo e che, viste le difficoltà in cui metterà le famiglie oltre che i nostri sportelli, andava gestita senza approssimazione».

Da parte sua Stefania Segnana ha spiegato come sia «in fase di definizione la procedura di gara per l'assegnazione dei servizi di manutenzione del sistema Icef ed il supporto tecnico specialistico. Nel frattempo, però, è stata concordata con l'attuale fornitore una proroga tecnica, per far sì che i cittadini possano inoltrare le loro dichiarazioni».
«L'assessora - replicano Cgil, Cisl, Uil e Acli - ha tirato in ballo prima un "fantomatico" baco del sistema, poi problemi tecnici che sarebbero stati risolti senza causare ritardi. A meno di un miracolo, invece, la situazione resta bloccata e a pagarne le conseguenze sono le famiglie trentine». 

I disagi sono legati al cambio di gestore della piattaforma, con l'attuale fornitore, Clesius, che sta operando attualmente grazie ad una proroga tecnica in attesa dell'esito della procedura di gara per l'assegnazione dei servizi di manutenzione e di supporto tecnico, con l'adeguamento del sistema che in queste settimane ha proceduto a rilento.
L'allarme su possibili problemi da prevenire con urgenza era stato lanciato lo scorso 10 maggio dal dirigente del Dipartimento salute e solidarietà sociale, Silvio Fedrigotti, con una nota alla Direzione generale della Provincia in cui segnalava «l'estrema urgenza e la non differibilità di porre in essere, entro la prima metà del mese di luglio, le attività di manutenzione evolutiva del sistema Icef consistenti nell'aggiornamento dei moduli informatici e della dichiarazione Icef nonché delle molteplici domande di accesso ai vari benefici economici che riguardano decine di migliaia di famiglie che dovranno presentare la documentazione per accedere a tali misure».


LA REPLICA DI SEGNANA

"Sui servizi di manutenzione del sistema Icef e la fornitura del supporto tecnico abbiamo ereditato una situazione complessa, ma il nostro impegno è massimo. Facciamo notare ai sindacati che il contratto è scaduto da più di un anno e mezzo e da allora si è andati avanti con proroghe. Non stiamo affatto sottovalutando la situazione, che è, e rimane, complessa sul piano procedurale. Sono in corso le procedure per l'aggiudicazione della nuova gara e nel frattempo è stata concordata con l'attuale fornitore una proroga tecnica per consentire l'apertura progressiva delle domande. Siamo comunque nei tempi. Una veloce ricerca storica sui tempi di apertura, negli ultimi anni, della campagna per la presentazione delle domande presso i Caf o le sedi periferiche degli uffici provinciali in condizioni normali, mostra questo risultato: 2016- da metà luglio; 2017 - dal 17 luglio; 2018 - dal 23 luglio. Quest'anno, con la gara di aggiudicazione in corso, dato che il contratto è, come è giusto ribadire, scaduto da più di un anno e mezzo, si parla di pochi giorni di ritardo, visto che per alcune tipologie di domande l'apertura quest'anno è fissata il giorno martedì 30 luglio. Le altre seguiranno a breve. Siamo consapevoli che ciò produrrà qualche disagio all'utenza già prenotata e ai Caf, ma vogliamo rassicurare sul fatto che tutte le riduzioni tariffarie previste saranno comunque assicurate agli aventi diritto nel più breve tempo possibile". Questo il commento dell'assessore .provinciale alla salute e politiche sociali Stefania Segnana in merito alle dichiarazione di parte sindacale riguardo alla campagna 2019/2020 delle agevolazioni familiari.

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