In Consiglio provinciale è sempre muro contro muro sugli aiuti internazionali

Il consiglio provinciale continua ad essere paralizzato dall'ostruzionismo da sei giorni e non si vede uno spiraglio di mediazione. Anche questa mattina i lavori dell'aula, dove si sta discutendo l'assestamento di bilancio, si sono trascinati stancamente.

Le opposizioni chiedono alla giunta Fugatti di rivedere la decisione di cancellare la previsione dello 0,25% del bilancio della Provincia per la cooperazione internazionale, ma il governatore leghista ha confermato anche oggi che non intende mollare su questo punto.

Il capogruppo del Pd, Giorgio Tonini, però replica al presidente della Provincia: «È vero, noi non ci stiamo accontentando della concessione di qualche marciapiede o di piccoli favori per ritirare i nostri emendamenti. Come minoranze stiamo invece avanzando richieste e proposte sostanziali. E così come abbiamo apprezzato la disponibilità della Giunta ad accogliere alcune nostre proposte sugli sgravi per le rette degli asili nido e sul sostegno all’occupazione femminile come incentivo alla natalità, dobbiamo purtroppo registrare fino ad ora l’indisponibilità dell’esecutivo a ragionare su una gradualità dei tagli alla cooperazione allo sviluppo e sulla conferma di un  insegnamento massiccio delle lingue straniere a scuola. Sono argomenti sui quali non ci siamo affatto cimentati in emendamenti che stravolgessero l’impianto voluto dalla Giunta, ma in correttivi che consideriamo importanti perché connessi a come vorremmo il Trentino del futuro, e a quali derive vorremmo invece scongiurare». 

E Tonini conferma dunque la volontà di tenere duro: «Il presidente della Provincia ha il compito di governare, noi quello di non retrocedere su temi e misure che consideriamo profondamente sbagliati. Restiamo quindi in Aula, un voto alla volta, non per cercare lo scontro o perché siamo incontentabili, ma perché speriamo di poter migliorare in modo sostanziale questo assestamento di bilancio».

 

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