Commissione dei 12, il Governo fa le nomine, il ministro Fraccaro si arrabbia: «scelte partitiche»

Il ministro (trentino) Fraccaro dei 5 Stelle è furibondo, e contesta l’operato del Governo in merito al decreto della collega Stefani che ha nominato i 6 rappresentanti del Governo nella Commissione dei Dodici.

«Il ministro Stefani ha firmato il provvedimento di nomina delle Commissioni paritetiche per l’autonomia del Trentino-Alto Adige/Sudtirol, che svolgono un ruolo fondamentale di raccordo tra lo Stato, la Regione e le Province autonome. Il provvedimento è stato assunto dal Ministro senza ricorrere a quel metodo collegiale che è un punto di forza del governo del cambiamento», dice Fraccaro: «Nomine di chiara estrazione partitica», aggiunge il ministro 5 Stelle.

La decisione della ministra Stefani è stata resa nota ieri. Al Governo spetta infatti il compito di nominare i 6 rappresentanti dello Stato nella Commissioni paritetica dei Dodici per l’attuazione dello statuto di autonomia.

La ministra leghista ha scelto gli altoatesini Michl Ebner, imprenditore ed editore; Antonio Lampis, direttore generale dei musei al ministero dei beni culturali, già direttore della cultura italiana in Alto Adige; Filippo Maturi, deputato della Lega.

Completano il pacchetto delle sei nomine del governo i trentini Gianfranco Postal, ex direttore del dipartimento affari costituzionali della provincia, e gli avvocati Claudia Eccher e Maurizio Roat.

La commissione paritetica - lo ricordiamo - è formata anche dai sei componenti di nomina locale: Schullian e Scalet (indicati dal Consiglio regionale), il deputato Durnwalder e il vicepresidente leghista della giunta di Bolzano Vettori (indicati dal Consiglio provinciale di Bolzano) e Ugo Rossi e Franca Penasa (Indicati dal Consiglio provinciale di Trento).

Presidente della Commissione dei 12 potrebbe essere il Trentino Gianfranco Postal. Ma la nomina non è ancora ufficiale.

Dura la reazione del ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta. «Le nomine dei componenti, di chiara estrazione partitica, non rispecchiano in alcun modo - afferma Riccardo Fraccaro - la necessità di assegnare alle Commissioni personalità di qualità e alto profilo. La violazione del principio di collegialità, pertanto, non potrà che produrre ripercussioni negative sull’attività delle Commissioni e sulla considerazione del loro lavoro da parte della compagine di governo».

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