Fuochi anti-gelo nelle campagne i 5 Stelle scandalizzati: «Quanto hanno inquinato?»

Non solo in Alta Val di Non: l'accensione di piccoli falò nelle campagne, per salvare le fioriture dfal gelo fuori stagione, è stata messa in opera dai contadini anche in Alto Adige, soprattutto in Bassa Atesina e nella zona di Caldaro. Uno spettacolo suggestivo, ma che non piace al Movimento 5 Stelle.

«Ha stupito anche il MoVimento la spettacolarità dei fuochi della passata notte per evitare il gelo delle culture», esordisce il consigliere regionale Diego Nicolini. «Ci siamo però fatti una domanda ed abbiamo presentato un’interrogazione in consiglio provinciale. Quanto ha inquinato la »notte dei fuochi«? Quanto a lungo possiamo, a causa dei cambiamenti climatici, produrre nuovo inquinamento per sostenere un ritmo insostenibile?».

«Il trend attuale del riscaldamento globale porterà ad avere temperature anomale e la necessità di recuperare terreni a quote sempre più elevate. È necessario da subito avviare un percorso di transizione verso un’agricoltura sostenibile e coerente con il nostro clima. Siamo vicini alle 9.000 famiglie contadine che hanno utilizzato questo sistema per scaldare le colture, ma siamo anche vicini ai 530.874 altoatesini che respirano l’inquinamento prodotto dall’economia agricola e dai bidoni di paraffina bruciati».

«Questione ben diversa è quella legata alle tradizioni, è una tradizione da tutelare quella dei fuochi del Sacro Cuore di Gesù, non è sicuramente una tradizione accendere fuochi inquinanti tra i filari, che non più tardi di 50 anni fa, in quelle zone, non esistevano affatto. È necessario avviare un serio ragionamento su come la nostra agricoltura possa diventare resiliente ed adattarsi ai cambiamenti climatici», conclude Nicolini.

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L'articolo, il video e la fotogallery dei fuochi nei campi.

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