Roma chiude i rubinetti Maltempo, la Pat si arrangia

Nonostante le promesse, e dopo un primo aiuto immediato, il Governo non ha più stanziato i soldi per la ricostruzione del patrimonio boschivo e dei danni del maltempo del 30 ottobre scorso (nella foto di Giorgio Salomon, danni in val di Fiemme). Si attendeva che il fondo venisse rimpinguato nella manovra finanziaria in discussione in Parlamento in questi giorni, ma dei miliardi promessi non pare esserci traccia. Anzi: la riduzione del carico dell’Iva sulle imprese introdotta dal Governo, farà diminuire le entrate dell’ente pubblico. Un bel «buco» in bilancio da sanare.

Oggi la giunta provinciale di Fugatti ha dovuto quindi correre ai ripari aumentando la propria dotazione. Detto in linguaggio burocratico, come ci spiega i lcomunicato stampa di Piazza Dante, «Via libera oggi dalla Giunta provinciale a una variazione del bilancio di previsione 2019-21, al fine di recuperare risorse da destinare alla copertura delle spese di ricostruzione dopo i danni causati dall’eccezionale ondata di maltempo dello scorso ottobre. La variazione si rende necessaria anche per “coprire” l’impatto generato sulle finanze provinciali dalla manovra di finanza pubblica nazionale che, con l’obiettivo principale di ridurre la pressione fiscale a carico delle imprese, causerà una riduzione delle entrate anche in Trentino, stimate in 30 milioni sul 2020 e in 40 milioni sul 2021».

Le risorse mobilitate con la variazione di bilancio sono così distribuite: 143 milioni per far fronte ai danni causati dalla calamità naturale; 70 a copertura dell’impatto della manovra nazionale, nel triennio 2019-21; 28 infine per i primi interventi della nuova Giunta. Le risorse derivano in parte da somme accantonate ed in parte dalla riduzione di stanziamenti nei vari comparti dell’amministrazione provinciale, una riduzione comunque temporanea in virtù dei nuovi interventi che verranno adottati con l’assestamento di bilancio in primavera.

Le riduzioni di entrate derivanti dalla manovra nazionale riguardano le devoluzioni di tributi erariali (Ires, Ipref e Iva) e i tributi propri (Irap). Il loro impatto sulle finanze del Trentino è ovviamente significativo perché, come noto, la principale fonte di finanziamento dell’Autonomia è data dai 9/10 dei tributi erariali prodotti dal territorio e da tributi propri.

Le principali misure della manovra nazionale in corso di approvazione che hanno impatti diretti sulle entrate del Trentino riguardano l’introduzione della flat tax per le imprese di piccole dimensioni e alla tassazione ad aliquota fissa sugli utili investiti in beni strumentali e assunzioni di personale.

Per quanto riguarda i danni da maltempo, le stime effettuate sono, come dicevamo, di circa 184 milioni di euro (escludendo gli oneri per la rimozione degli schianti di alberi, per i lavori di rimboschimenti e per altri eventuali interventi alle infrastrutture). Di questi, 76 milioni impattano direttamente sulla Provincia (rete viaria e ciclopedonale, paramassi e altre opere di messa in sicurezza, viabilità boschiva, bacini montani e così via), 52 sui Comuni, 29 sulle imprese e 27 sui cittadini.

Nel corso della Giunta di oggi sono stati adottati anche i criteri per l’erogazione dei contributi provinciali a beneficio dei cittadini e delle imprese che hanno patito danni diretti, nonché ai Comuni.

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