Circoscrizioni, tornano le indennità sia per presidente sia per consiglieri

di Lorenzo Basso

Dopo una seduta combattuta, e più volte sospesa per discutere sull'ordine dei lavori o per cercare una mediazione tra le parti, il Consiglio comunale ha trovato ieri, in tarda serata, la quadra sulla delibera presentata dal consigliere Massimo Ducati (Cantiere civico democratico) per la reintroduzione dell'indennità ai presidenti di Circoscrizione. Il provvedimento iniziale è stato emendato sia da parte dei consiglieri di maggioranza, che hanno proposto una riduzione del compenso massimo attribuibile, sia da quelli di opposizione, che sono riusciti a far inserire nel testo l'attribuzione del gettone di presenza dell'ammontare di 60 euro lordi a tutti i consiglieri circoscrizionali attualmente in carica. L'approvazione del documento, avvenuta con 32 favorevoli, 4 astenuti ed un contrario a fronte di 37 votanti, rappresenta la conclusione di un percorso durato più di tre anni, e iniziato con la riforma del regolamento sul decentramento. 

«La nostra proposta è semplice, e prevede un riconoscimento del lavoro eseguito quotidianamente sui nostri territori», ha commentato Ducati. Secondo i criteri inseriti nel testo, i presidenti otterranno, a partire dal prossimo anno, un'indennità stabilita sulla base di alcuni parametri, tra cui le funzioni attribuite alle circoscrizioni, la consistenza demografica e l'ampiezza del territorio circoscrizionale. L'ammontare della quota riconosciuta potrà variare da 480 a 570 euro (invece degli oltre 700 inizialmente previsti da Ducati), come suggerito dal capogruppo del Pd Paolo Serra, in base alle esperienze di Bolzano e Rovereto. 

La discussione sulla delibera è iniziata la scorsa settimana, quando erano stati depositati 26 emendamenti. Sebbene molte proposte di modifica sono state poi ritirate, perché prive di copertura economica, sono andate in votazione quelle presentate dal gruppo del Movimento 5stelle, per la reintroduzione di indennità e gettone a partire dalla prossima legislatura, nel 2020, e quella promossa da Civica trentina, Lega Nord, Progetto trentino e Forza Italia per la reintroduzione del gettone da subito. Mentre la prima non ha avuto parere positivo, la seconda ha trovato il favore di molti consiglieri di maggioranza, che hanno raccolto l'appello lanciato dal capogruppo del Patt Alberto Pattini al fine di trovare una mediazione per permettere l'approvazione del testo nella sua interezza. 

Assieme all'emendamento delle minoranze, è passato anche una modifica dell'articolo riguardante il reperimento delle risorse, con un trasferimento di 100mila euro dal capitolo riguardante le spese per le manutenzioni straordinarie (non verranno così toccate le risorse in avanzo sulla voce degli asili nido). Al contrario è stata bocciata la proposta di avviare un percorso di accorpamento delle istituzioni di zona, portandole dalle 12 attuali a otto.

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