Elezioni, Carlo Daldoss si ritira «La mia esperienza finisce qui»

È già finita, praticamente prima ancora di cominciare, l’avventura politica di Carlo Daldoss.

L’ex assessore tecnico della giunta Rossi, fino a pochi giorni fa alla guida dei Civici, e poi scaricato dagli stessi per la sua apertura al centrosinistra, ha annunciato il suo ritiro poco fa, nel corso di una conferenza stampa. «La mia esperienza finisce qui», ha detto.


I CIVICI: «CI HA PUGNALATI ALLE SPALLE»

«Sto ancora togliendomi il coltello dalla schiena». Se la cava con una battuta per stemperare l’amarezza della situazione, Roberto Oss Emer. Per il sindaco di Pergine, che con Francesco Valduga e Mattia Gottardi ha dato vita al movimento dei sindaci Civici, il comportamento tenuto da Carlo Daldoss nelle trattative con il centrosinistra (ora Alleanza democratica e popolare per l’Autonomia) non è stato, per usare un eufemismo, un esempio di coerenza con la linea decisa dal movimento. Che ora, come spiega Valduga, ha poco tempo per potersi presentare alle prossime provinciali, presenza che a questo punto della vicenda politica trentina sembra molto ma molto improbabile. Anche se, alla luce di quanto accaduto finora, con colpi di scena a ripetizione, fino a che il tempo lo permetterà, nulla va escluso a priori.
La giornata dei Civici ieri è stata quella dell’addio a Daldoss. L’ex assessore, che solo poco tempo fa era stato scelto come leader del movimento, è stato di fatto defenestrato ufficialmente con una nota arrivata ieri mattina.

«Prendiamo atto che Carlo Daldoss - scrivono Oss Emer e Valduga - ha ritenuto opportuno presentarsi al tavolo di Pd e Upt.
Non aveva da questo punto di vista alcun mandato, né noi abbiamo condiviso questa scelta». Insomma, dopo la rottura annunciata domenica scorsa, il ritorno al tavolo dell’Alleanza, secondo quanto scrivono i due sindaci di Pergine e Rovereto, sarebbe stata una iniziativa presa solo da Daldoss in contrasto con la linea dei Civici.
«Abbiamo più volte ribadito come, secondo noi, vi fosse la necessità di un modello diverso rispetto a quelli che lo scenario politico attualmente propone, sia a livello provinciale che nazionale» scrivono ancora i due sindaci.

«Restiamo convinti che questo sia possibile solo attraverso una profonda rigenerazione e non tramite semplici operazioni estetiche. Credevamo in buona fede che questo fosse possibile. Siamo stati anche ingenui? Forse sì» aggiungono Oss Emer e Valduga.
«E l’ingenuità in politica - ci spiegano - può ‘non’ essere un valore. Sicuramente è un valore avere una faccia sola e una parola sola, e queste noi abbiamo. Non è quindi questo il “progetto civico territoriale” che avevamo in mente e per il quale abbiamo lavorato. Ci dispiace per le tante aspettative che aveva generato e che purtroppo saranno inevitabilmente deluse» assicurano i due primi cittadini.
Sentito al telefono, Oss Emer conferma la fine del rapporto con Daldoss.

Alla domanda sul fatto se con l’ex assessore tecnico la partita sia chiusa, Oss Emer risponde: «Beh sì, mi pare che il comunicato fosse abbastanza chiaro. Mi fa ancora male, perché non sono ancora riuscito a tirar fuori il coltello dalla schiena» scherza amaro Oss Emer.
Se la chiusura con e a Daldoss sembra ormai definitiva, sul resto è ancora tutto aperto. Alla domanda se i Civici si presenteranno e, se sì, con quale candidato presidente Oss Emer risponde: «Bella domanda, ha una domanda di riserva?» scherzando ma non troppo. Che spiega come anche sui simboli si attenderà ancora, perché «c’è ancora tempo per i simboli, il 7 e l’8 è solo per i simboli registrati» sottolinea Oss Emer.

Le speranze di arrivare alle elezioni provinciali con una lista vengono ridotte al lumicino sentendo il sindaco di Rovereto. Valduga, intervistato dalla Rai e da Rtt, infatti, mette in evidenza come il tempo per poter organizzarsi in vista del 21 ottobre. «Daldoss ha distrutto con una mossa di cui non capiamo le ragioni il nostro progetto ad una data che ormai difficilmente consente riparazioni». «Ha distrutto il nostro progetto, perché gli fa perdere credibilità - sostiene ancora Valduga - ed effettivamente il tempo è assolutamente ridotto per fare qualsiasi altra cosa».

Insomma, la mossa di Daldoss di tornare a sedersi al tavolo del centrosinistra ha fatto implodere i Civici che ora faticano a trovare una via d’uscita che consenta loro di presentarsi alle elezioni. Prima di darli per finiti, in ogni caso, occorrerà attendere le evoluzioni delle prossime settimane che potrebbero riservare ulteriori sorprese.

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