Votazioni del Movimento 5 Stelle: Filippo Degasperi candidato presidente

Pubblicati ieri sul blog del Movimento 5 stelle i risultati delle consultazioni indette fra gli iscritti trentini per trovare il candidato presidente e la lista che andranno a giocarsi le proprie chances alle elezioni provinciali del 21 ottobre prossimo. 
Il consigliere provinciale Filippo Degasperi candidato presidente avverso a Mauro Direno è stato preferito dal 91% dei votanti, ovvero 264 iscritti su 288 votanti, contro i 24 di Direno che comunque, già nella mattinata di ieri, aveva annunciato il suo ritiro denunciando presunte irregolarità.  

Ad esprimere fino a tre preferenze fra i 52 aspiranti amministratori che hanno presentato la propria candidatura sono stati 219 iscritti, per 810 preferenze espresse. 
Poichè la composzione della lista di 35 nomi che correranno per le provinciali deve essere al 50% per garantire la parità di genere, potenzialmente tutte e 18 le candidate pentastellate (dalla più votata Sara Magotti con 48 preferenze alle 3 preferenze di Olga Dalponte) potrebbero essere inserite in lista, più ampia invece la competizione fra gli uomini.  

Nella top 5 compaiono volti noti del Movimento trentino: il più votato è risultato Mario D'alterio (71 le preferenze per lui), già candidato sindaco di Pergine e grillino della prima ora, seguito da Cristiano Zanella (62 voti) molto vicino al Ministro Riccardo Fraccaro e nel toto-presidente delle scorse settimane indicato come possibile alternativa a Filippo Degasperi anche se ha poi deciso di candidarsi come consigliere. 
Preferito da 59 iscritti è stato invece il noto dentista di Trento Massimo Corradini e con 52 preferenze un altro «big» del Movimento, già assistente di Riccardo Fraccaro e in prima fila per la battaglia sull'abbassamento del quorum referendario e le istanze della democrazia diretta Alex Marini . Prima delle donne, la candidata più giovane, Sara Magotti di Padergnone con 48 preferenze, seguita da Valentina Peterlongo (41 voti), segretaria di Degasperi in consiglio provinciale che è a pari merito con Jessica Tamanini e la sociologa Cinzia Boniatti , contestata candidata sul collegio del Senato di Rovereto alle ultime politiche.  

Risultato sotto tono per Gianni Marzi , candidato al senato in Valsugana alle elezioni di marzo, che alle Provinciarie ha portato a casa 21 preferenze. 
Il 18esimo eletto, l'ultimo ad entrare nei 35 candidati seguendo la classifica delle preferenze, è Gianluigi Galler , con 7 voti.
Ai vincitori delle Provinciarie sono arrivati in serata i complimenti e gli auguri del Ministro pentastellato Riccardo Fraccaro: «I cittadini hanno potuto scegliere direttamente i propri candidati portavoce in vista delle prossime elezioni amministrative - ha scritto in una nota Fraccaro - È una grande prova di democrazia di cui siamo orgogliosi, per il M5S i rappresentanti nelle istituzioni devono essere espressione di una scelta dal basso, condivisa e partecipata. Voglio congratularmi in particolare con il candidato presidente Filippo Degasperi, già consigliere nella legislatura uscente, e con i candidati consiglieri che sapranno portare il cambiamento anche in Trentino-Alto Adige. Un grande in bocca al lupo a loro e un grazie di cuore a tutti gli attivisti per il loro impegno davvero prezioso». 
Ora i risultati delle consultazioni passeranno al vaglio del leader politico Luigi Di Maio.


DIRENO ALL'ATTACCO 

Ieri mattina, prima che i risultati venissero pubblicati sul blog delle stelle, Mauro Direno, unico sfidante di Filippo Degasperi nella corsa per essere candidato alla presidenza della Provincia aveva annunciato il suo ritiro chiedendo l'intervento dei garanti nazionali per commissariare il coordinamento locale del Movimento 5 Stelle. L'attivista pentastellato, che già nei mesi scorsi aveva espresso insofferenza nei confronti del direttivo e dei gruppi di discussione «Meetup», ha chiesto anche la radiazione degli esponenti locali per presunte violazioni del codice etico e dello statuto.
A quanto sostenuto da Direno nel corso delle ultime settimane alcuni iscritti locali avrebbero violato più volte le regole interne, macchinando per contrastare la sua condidatura, effettuando delle espulsioni mirate o portando avanti attacchi verbali e personali a mezzo di social network. A coordinare tutto dietro le linee sarebbe stato a suo dire proprio Filippo Degasperi.
Direno lamenta inoltre di aver subito attacchi personali ricevuti sui social da parte di alcuni affiliati, inviati quali prove documentali ai garanti di Roma. «Da un anno a questa parte - ha specificato - ho subito il bullismo di alcune persone che, probabilmente mandate avanti da qualcun altro, hanno cercato di mettere all'angolo chiunque potesse richiamarsi al nostro codice eticoi».
Chiamato in causa dall'attivista Degasperi si è detto stupefatto per le dichiarazioni rilasciate da Direno, definendole dettate più da un «desiderio di visibilità personale» che da prove concrete. «Queste accuse - ha concluso - non mi pare siano suffragate da alcun dato a mio carico. Sia nei Meetup, sia all'interno del movimento, ogni decisione viene effettuata attraverso il voto».

 

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