Bcc: Fraccaro, riforma da abolire o da riscrivere a fondo

La riforma del credito cooperativo del governo Renzi è "da abolire o quantomeno da riscrivere a fondo". A sostenerlo è il ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro, che ne scrive sul quotidiano locale 'Corriere del Trentino', col consigliere provinciale M5s di Bolzano Paul Köllensperger.

"Il decreto - affermano - ha costretto le banche di credito cooperativo a trasformarsi in spa o a sottomettersi a una capogruppo - sempre società per azioni - che esercita invasivi poteri di controllo su tutte le aderenti. È una riforma che impatterebbe significativamente sulle numerose piccole banche del nostro Paese e di conseguenza sui loro tipici clienti, le famiglie e le piccole e medie imprese". 

"L'accesso al credito per le pmi e le famiglie - proseguono - diverrebbe verosimilmente più difficile. La concentrazione e la conseguente chiusura di molte filiali farà perdere posti di lavoro. Il controllo sul credito cooperativo passa da Bankitalia alla Bce". 

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