Clamoroso errore di Casa Pound in Trentino: Andrea Cipolla «eliminato», ha 38 anni

Tre esclusioni - temporanee - e altrettanti ricorsi alla Corte d'Appello che li ha girati alla Cassazione. Entro domenica ci dovrà essere la decisione definitiva e così si capirà se le liste di Valore Umano e Destre Unite/I Forconi potranno presentare i candidati al Senato e se, ma ciò appare scontato, Andrea Cipolla, candidato di CasaPound all'uninominale per un seggio al Senato del collegio di Trento verrà definitivamente eliminato dalla contesa. Cipolla, infatti, non ha i 40 anni compiuti richiesti dalla Costituzione per presentarsi al Senato. 

CasaPound ha annunciato comunque ricorso anche se, fanno notare i maligni, non è che la Cassazione potrà colmare la mancanza anagrafica di Cipolla. Dal partito di estrema destra spiegano però che «CasaPound Italia sarà regolarmente presente in Trentino Alto Adige, sia alla Camera sia al Senato. Nonostante l'esclusione del nostro candidato all'uninominale di Trento Andrea Cipolla, come ci ha comunicato l'ufficio elettorale regionale, le nostre liste sono state ammesse sia alla Camera che al Senato anche a Trento e sarà quindi possibile barrare il simbolo della tartaruga frecciata di CasaPound in tutta la regione». «Contro l'esclusione del nostro candidato faremo ricorso nelle sedi opportune - aggiunge CasaPoung - Andrea Cipolla rimane, in ogni caso, un valido elemento del nostro movimento che sicuramente ha dimostrato grande coraggio rispondendo alle intimidazioni di coloro che vorrebbero chiudere la bocca a chi non la pensa come loro». A escludere Cipolla, in ogni caso, non sono stati avversari politici o ideologici ma la Costituzione che prevede che per candidarsi al Senato occorra aver compiuto 40 anni. L'esclusione di Cipolla, però, non comporterà, in base a quanto prevede la legge, spiegano dal tribunale, la cancellazione di tutti gli altri candidati 

Diverse le motivazioni per l'esclusione di Valore Umano, lista che punta ad abolire l'euro e le Regioni, e che ha avuto un problema relativamente a chi ha presentato concretamente le liste. «Ma siamo fiduciosi che il nostro ricorso sarà accolto e che i giudici capiranno che c'è la buona fede - afferma Michele Angelo Narracci, responsabile regionale del Partito Valore Umano - Ma anche se non ci fosse la presenza al Senato, siamo convinti che tanti cittadini ci sceglieranno per cambiare quello che c'è. Per ora non si può parlare di esclusioni, aspettiamo che i giudici ci dicano via pec cosa hanno deciso». 

Per Destre Unite/I Forconi, guidato a livello nazionale dal torinese Pietro Ricca, il problema di interpretazione riguarda l'obbligo di raccolta delle firme che altrove non è stato considerato necessario, mentre a Trento è stato invece ritenuto condizione necessaria per poter partecipare alle elezioni.
«Noi abbiamo come riferimento un europarlamentare ungherese - spiega lo stesso Ricca - e per questo pensiamo che la cosa si possa risolvere positivamente e che la lista possa essere accolta come è accaduto ad esempio in altre zone d'Italia. Abbiamo presentato ricorso e ora attendiamo che arrivi la decisione dei giudici».

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